Le decennali della Beata Vergine di Hono
di Giancarlo Marchesi

La comunità parrocchiale di Ono Degno festeggia quest'anno l'importante ricorrenza del santuario mariano.

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Si è aperta domenica scorsa, 4 settembre, il ricco programma della settimana mariana dedicata alla Beata vergine di Hono. Fino all’11 settembre la comunità religiosa di Ono Degno ha programmato, con il patrocinio del Comune di Pertica Bassa e la fattiva collaborazione del parroco, don Lorenzo Emilguerri, una nutrita serie di iniziative che abbraccia momenti di carattere strettamente religioso come le sante messe, le processioni, i rosari e le liturgie penitenziali ad occasioni riservate alla musica, al teatro, al gioco, alla gastronomia.

Queste celebrazioni decennali, in onore della Vergine, vogliono ricordare con immutata devozione, la ricorrenza del 410° anniversario dell'apparizione della Madonna, avvenuta nell'abitazione rurale del perticarolo Giò Antonio Dusi, il 30 aprile 1601. Nativo di Villa Mattina di Hono, Dusi aveva trascorso non pochi anni a Venezia per racimolare qualche soldo che gli potesse consentire di trascorrere anni della vecchiaia nel suo piccolo borgo natale, con un po’ di serenità gli. Prima di lasciare la città lagunare Dusi acquista una tavoletta lignea rappresentante Maria che allatta Gesù bambino. Dopo il rientro al paese, tutta la sua famiglia trascorre le lunghe ore serali in preghiera davanti alla sacra immagine. Il 30 aprile 1601 Caterina, figlia di Giò Antonio, osserva con stupore il pianto della Vergine. Quel fatto miracoloso coinvolge l’intero borgo e ben presto la notizia giunge al vescovo di Brescia, mons. Marin Giorni, che condivide con la popolazione la gioia dell’evento.

In questa storia, non mancano le tensioni tra gli abitanti delle due frazioni di Hono – Villa Mattina e Villa Sera – per il possesso dell’immagine miracolosa. Tensioni che nel corso del ‘600 trovano una ricomposizione grazie alla preziosa opera del domenicano, padre Serafino Borra, che si spende per dare all’icona una degna collocazione con l’edificazione si un santuario.

Domenica, al termine della messa delle 18, la tavoletta lignea è stata trasferita, in processione, dal santuario alla chiesa parrocchiale, dove si trova esposta alla devozione dei fedeli.

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