Lavoratori e pensionati ringraziano
Poco da salvare della manovra economica che verrŕ discussa in Parlamento, secondo Ernesto Cadenelli, segretario bresciano Spi-Cgil

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Lavoratori e pensionati ringraziano la Lega nord e i suoi ministri per i contenuti del decreto di manovra che si discuterĂ  in Parlamento.
Ovviamente il premier Berlusconi è contento dell’accordo e dalla stanza del “bunga bunga” annuncia che stapperà champagne.
E’ sparita qualsiasi tassa che avesse a riferimento la ricchezza, il patrimonio o l’evasione fiscale, nonché i costi della politica.
Dopo l’aumento dei ticket sanitari, delle Irpef comunali, i tagli pesantissimi ai Comuni e la volta delle pensioni. Altro che difesa delle pensioni!
 
Negli ultimi anni coi provvedimenti del Governo, avallati sempre dalla Lega, le donne del pubblico impiego vanno a 65 anni, si accelera e si allungano i tempi dell’età pensionabile in funzione dell’aspettativa di vita (se uno muore giovane c….  suoi), per anzianità e vecchia c’è la finestra mobile (circa un anno e qualche mese in più), ed ora non contenti, i nostri eroi leghisti approvano l'esclusione del periodo di leva militare obbligatoria e degli anni di università riscattati.
La leva obbligatoria interessa, visto che è stata soppressa da parecchi anni, circa 80.000 alpini e non, che devono salvare un’altra volta l’Italia.
Più serio il riscatto dell’università, per qualche medico significa aver lavorato e versato circa 44 o 45 anni.
Per la verità il prode Calderoli aveva pensato di chiedere l’obolo anche alle vedove, proponendo la riduzione della pensione di reversibilità.
 
Sui costi della politica invece tutto è rinviato sine die ad una legge di modifica costituzionale che chissà quando si farà.
I sindaci piangono, compresi quelli leghisti. Prima si volevano chiudere i Comuni sotto i 1000 abitanti, anche se il sindaco di Provaglio V.S. si era detto fiducioso di raggiungere presto questa quota per evitare lo scioglimento; poi hanno hanno modificato parlando semplicemente di unificazione di alcune funzioni per i piccoli comuni, ma di fatto confermato tagli pesantissimi alle loro risorse, che metteranno in serie difficoltĂ  i cittadini bisognosi e gli anziani visto il pericolo, ormai certezza, di tagli ai servizi sociali e assistenziali o gli aumenti esagerati della partecipazione ai costi da parte degli utenti e delle famiglie.
 
Le manifestazioni dei sindaci di questi giorni sono eloquenti e vedono una partecipazione trasversale.
Ci sono poi nella manovra altre misure, che meriterebbero di essere commentate, il blocco dei contratti del pubblico impiego per 4 anni, il blocco per due anni del pagamento delle liquidazioni, l’articolo 8 che prevede la possibilità di deroga a leggi e contratti svuotando tutto il diritto del lavoro, statuto dei lavoratori compreso, in nome della modernità delle relazioni industriali.
 
La Lega cerca di urlare Roma ladrona, ma ha perso la voce oltre che credibilitĂ  per le numerose giravolte effettuate negli ultimi tempi.
Le opposizioni hanno avanzato proposte di modifica che speriamo abbiano successo nella discussione parlamentare.
La Cgil è in campo, con lo sciopero del 6 settembre, sulla base di un concetto “Paghi chi finora non ha mai pagato”, a difesa dei diritti dei lavoratori, a fianco dei giovani e delle fasce deboli della popolazione e degli Enti locali tartassati dai tagli.
La Cgil da sola, ma non isolata. Basta tentennamenti!
 
A tutti uomini e donne di ogni condizione chiediamo di sostenere, con la partecipazione e l’adesione al nostro sindacato, questa battaglia per cambiare la manovra e costruire un futuro migliore per il nostro Paese.
 
Brescia 30 agosto 2011
Cadenelli Ernesto  Segr.Gen. Spi-Cgil
 
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