Vestone si tinge di rosa
Vestone planetaria e festante. Vestone ha retto l’urto delle migliaia di tifosi grazie all’organizzazione perfetta pianificata da amministrazione comunale, gruppi sportivi.

Vestone planetaria e festante. Vestone ha retto l’urto delle migliaia di tifosi grazie all’organizzazione perfetta pianificata da amministrazione comunale, gruppi sportivi e l’irrinunciabile supporto di polizia, carabinieri, polizia municipale e provinciale.

Insieme hanno permesso alla carovana rosa di muoversi senza alcun problema ma nel contempo ha consentito ai bresciani di vivere una mattinata al di fuori dell’usuale.

Il primo a compiacersi è stato Silvestro Niboli del gruppo Fondital che pur lesinando le parole com’è nel suo costume ha affermato: «Non ho mai visto tanta gente a Vestone. Sono felicissimo perchè ci tenevo a fare bella figura e credo quindi di poter fare i passi necessari per convincere Rcs ad affidarci una sede d’arrivo per il futuro, magari molto prossimo».

Poco dopo ecco anche il consigliere federale Gianni Pozzani sorridente come non mai. «La famiglia Niboli meritava questa soddisfazione e credo proprio che oggi sia stata gratificata come meritava. Uno spettacolo di folla così non l’avevo mai visto in vita mia».

Al villaggio hospitality giunge Daniele Contrini pimpante come non mai. «Siamo alla fine e sono contento. Poco dopo la partenza andrò in fuga per raggiungere con alcuni minuti di anticipo Inzino dove familiari e amici hanno organizzato un rendez vous in mio onore. Sono soddisfatto del Giro e non vedo l’ora di riabbracciare chi mi vuole bene anche se domani potrò farlo senza fretta».

Anche Matteo Bono arriva al quartiere tappa . «Sono soddisfatto perchè mi ero proposto di arrivare fino a Milano e salvo clamorose sorprese ci sto riuscendo. Anche la tendinite che per qualche giorno mi ha dato fastidio è quasi del tutto sparito e posso archiviare questo primo Giro d’Italia col sorriso, grazie anche ai compagni di squadra, a partire da Damiano Cunego che mi ha fatto una grande impressione».

Si avvicina l’ora della partenza e gli arrivi in via IV Novembre si susseguono senza soluzione di continuità. Il presidente della Provincia Alberto Cavalli è estasiato. «Ho il ciclismo nel sangue e lo spettacolo odierno mi riempie il cuore di gioia, Speriamo che il Giro ritorni presto nel Bresciano perchè la nostra gente lo merita davvero. Le montagne circostanti, l’azzurro del lago d’Iseo, la laboriosità e la sportività della nostra gente costituiscono un patrimonio straordinario ed è giusto che anche la corsa rosa se ne accorga».

Poco distante Alessandro Sala ride sotto i baffi. «Il Giro in Valsabbia è un evento eccezionale. Sono ancora più contento perchè transiterà anche da Palazzolo che considero la mia città e quindi sono particolarmente felice».

Come lo è Di Luca: «Adesso che ho quasi in tasca la vittoria sono felicissimo. Se sono riuscito a coronare il sogno rosa lo devo anche e soprattutto a patron Paolo Zani, i compagni di squadra ed i tecnici tra i quali figura il vostro conterraneo Mario Chiesa».

Stefano Tacconi (testimonial Liquigas), Francesco Moser, Gianni Motta. Maurizio Fondriest sono tra gli ex campioni i più festeggiati.

Roberta Niboli della Fondital è raggiante: «Credo ci siano i presupposti per allungare la festa. Non è un mistero che guardiamo al Giro con la consapevolezza di poter essere nuovamente protagonisti, sia con la squadra capitanata da Cunego che come sede d’arrivo. Vestone lo merita e ci attiveremo per riuscirci».
Identico il discorso di Ermano Pasini presidente della Comunità montana: «Rocca d’Anfo, Museo delle armi di Pertica Alta, prodotti tipici, laboiosità
e bellezze naturali costituiscono una parte dell’offerta valsabbina, troppo a lungo dimenticata. Speriamo che il Giro costituisca il volano necessario per arrivare sempre più in alto. Contiamo e speriamo di essere sede di tappa prossimamente grazie soprattutto all’impegno della famiglia Niboli».

a.m.
Da bresciaoggi
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