La Parabola del figliolo-prodigio
di Ezio Gamberini

Il figliolo-prodigio un bel giorno si stufň della vita monotona che conduceva e chiese al padre la sua parte di ereditŕ, per andarsene da casa...

http://lnk.so/6dMY
 
 
“Due dita negli occhi ti do – rispose il padre – fila!”.
Il figliolo partì e si fece ospitare in una grossa fattoria di maiali.
Di notte fregava le ghiande e il giorno appresso le rivendeva a prezzo stracciato agli altri allevatori di suini.
 
Dopo pochi mesi aprì il primo locale e in capo a cinque anni si ritrovò proprietario della più grande catena di postriboli della Galilea, perchè il ragazzo ci sapeva fare.
Poi gli venne la nostalgia e volle rivedere la sua famiglia, e si mise in viaggio.
 
Quando fu sulla porta di casa, gli fecero una gran festa e lo accolsero con gioia, il padre gli corse incontro e lo abbracciò, e per farlo festeggiare ordinò che fosse tirato il collo all’ultima gallina che era rimasta, perchè la sua famiglia di origine era praticamente in bancarotta.
 
Allora, commosso, il figliolo-prodigio regalò a suo padre una stupenda villa con le terme sul lago di Tiberiade e gli assegnò un vitalizio con il quale il vecchio e suo fratello poterono gozzovigliare sino alla fine dei loro giorni.
 
Tratto dal volume “Ai cinquanta ci sono arrivato” – Ed. Liberedizioni - 2010
 
zRaccontiLunedi.jpg