Precari, immissione in ruolo
di Giancarlo Marchesi

Oltre il 2 per cento delle 66.300 assunzioni varate dal ministero dell’Istruzione riguarderà i precari della nostra provincia.

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Ieri il ministro Mariastella Gelmini ha inviato ai direttori scolastici regionali le tabelle con la ripartizione per ogni singola provincia dei contingenti delle 30.300 assunzioni di docenti e delle 36.000 nomine relative al personale Ata, ovvero collaboratori scolastici, tecnici e amministrativi.
Per quanto riguarda il personale docente, una parte delle nomine verranno effettuate in base alle vecchie  graduatorie,non aggiornate, del 2009/10 con retrodatazione giuridica.
La scelta di introdurre questo meccanismo potrebbe, a detta di alcune organizzazioni sindacali, alimentare contenziosi.
 
Entro il 31 agosto saranno assunti nel Bresciano 659 docenti (di cui 100 di sostegno) e 894 Ata, per un totale di 1553 precari che dopo anni di attesa taglieranno il traguardo della stabilizzazione.
Una cifra considerevole, che pone la nostra provincia ai primi posti a livello nazionale, tanto che il dato bresciano supera quello fissato per l'intera regione del Friuli Venezia Giulia con il suo contingente di 1518 immessi in ruolo.
 
Per capire la rilevanza del numero di stabilizzazioni che riguarda il territorio della nostra provincia, è sufficiente fare un confronto con il resto del Belpaese: si scopre così, ad esempio, che la Leonessa si attesta al sesto posto in assoluto quanto a immissioni in ruolo di personale docente, subito dopo grandi città del calibro di Napoli, Roma, Bari, Milano e Firenze.
Per inciso tutte città capoluogo di regione.
Il che rende a Brescia anche il primato tra i capoluoghi di provincia.
 
Già da oggi e per tutto il mese di agosto l’Ufficio scolastico regionale di Brescia sarà chiamato a un duro lavoro per individuare gli aventi diritto e stipulare i contratti di assunzione in tempo utile per l’inizio del prossimo anno scolastico che si aprirà il prossimo primo settembre.
Più in specifico per quella data saliranno in cattedra 96 docenti della scuola dell'infanzia, 248 della scuola primaria, 143 docenti nelle varie classi di concorso della scuola secondaria di primo grado (già suola media) e 71 nelle diverse discipline della scuola superiore.
A questi si aggiungono poi 100 docenti di sostengo e una sola unità di personale educativo.
 
Per gli Ata i quali 900 posti (894 per la precisione) comprendono anche 12 unità che dovranno essere occupate dai docenti inidonei all'insegnamento per motivi di salute.
Nel dettaglio la ripartizione del contingente Ata assegna 172 unità agli assistenti amministrativi, 67 agli assistenti tecnici e ben 628 unità destinate ai collaboratori scolastici (bidelli), oltre ad un cuoco e 3 addetti alle aziende agrarie.
 
Brescia ha fatto dunque il pieno di assunzioni.
Quello del 2011 è senza dubbio il maggior numero di immissioni in ruolo che si sia visto da più di un decennio.
Un dato così importante è giustificato dal fatto che nella nostra realtà vi erano molti posti disponibili in organico di diritto da dover coprire, rispetto alla situazione esistente in altre province.
 
Il rovescio della medaglia di questa massiccia tornata di assunzioni è che la stabilizzazione del personale precario della scuola è legata a una ipoteca sulla progressione retributiva: lo stipendio iniziale dei neo immessi in ruolo starà fermo per lunghi anni.
 
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