Il fiume e la fabbrica
di val.

Fra Gavardo e Vobarno la valorizzazione dell'ambiente e della storia passa attraverso un percorso tematico ed alcuni spettacoli teatrali, il 2 e l'8 luglio.

 
E fu così che una tranquilla pedalata fornì l’occasione per un tuffo nella storia, modulato sui brani letterari di chi seppe guardare con l’anima e con l’intelletto, oltre che sul linguaggio non verbale del teatro, questo sospeso fra archetipo e leggenda.
E’ quanto promette il progetto “Il fiume e la fabbrica”, presentato nei giorni scorsi nel palazzo della Regione alla presenza fra gli altri del dirigente della struttura “Filiere culturali e valorizzazione patrimonio sistema regionale” Ninfa Cannada Bartoli e dello storico Marcello Zane, coordinatore del progetto.
 
Si tratta di un percorso letterario dedicato agli scrittori del Novecento che si svolge per i dieci chilometri e passa che vanno dalla Via Romana di Sopraponte di Gavardo fino alla biblioteca civica che Vobarno ha sistemato in Piazza Marina Corradini.
Lungo la pista ciclabile che affianca il corso del fiume Chiese, entro il prossimo 10 luglio quando verrà inaugurato, il progetto prevede la realizzazione e l’allestimento di apposita segnaletica e di pannelli che illustrano la storia delle grandi aziende della zona.
 
Ma ci saranno anche brani letterari; la realizzazione di una guida dettagliata del percorso, la sistemazione di due punti sosta con tavoli, panchine, cestini e rastelliera per le bici; una pubblicazione con saggi e antologia di testi.
 
Intanto è già pronta la messa in scena in tre repliche dello spettacolo teatrale “L’orco e il fiume”, che ha impegnato la Coop. TeatroTelaio di Milano, liberamente ispirato all’«ultimo orco» di Silvana de Mari.
Lo spettacolo è già andato in scena sabato 25 giugno a Roè, e verrà ripetuto, sempre alle 20 e 30, il 2 luglio al Parco dell’Isolo di Villanuova sul Clisi e venerdì 8 in piazza della Pace a Vobarno.
 
L’aspetto «fabbrica» della proposta riprende le vestigia del lanificio di Gavardo (1889), dei cotonifici di Villanuova (1883) e di Roè (1882), della Ferriera di Vobarno (1868) e dell’ex ferrovia Rezzato-Vobarno (1897).
Il «fiume» è quello che ispirò letterati del calibro di Eugenio Bertuetti, in buona compagnia con Arnaldo Baruzzi, Vittorino Ravasio, Lorenzo Gigli, Bruno Ronchi o Giuseppe Solitro.
 
Il progetto alla fine costerà 54 mila euro, finanziato dai Comuni di Roè, Villanuova e Vobarno, col contributo (23mila euro) della regione Lombardia.
 
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