Legno e pompe per risparmiare energia
di Aldo Vaglia

Una casa a Vobarno con impianto geotermico e una a Vestone costruita con pannelli di compensato marino danno la misura dei tempi in campo edilizio.

Negli anni 60 e 70 nessuno si poneva il problema di isolare le case.
La guerra Arabo Israeliana con relativa”austerity” fu il primo campanello d’allarme.
Passata la paura tutto ritornò come prima.
L’offerta superò la domanda e il petrolio ritornò ad essere poco costoso. I paesi consumatori erano relativamente pochi e le crisi erano più politiche che di sistema.
Oggi le crisi non sono solo di quantità, anche se i consumatori sono aumentati in modo esponenziale, ma intaccano la stessa qualità della vita. L’inquinamento delle città, l’effetto serra sono conseguenze di un sempre maggior consumo di combustibili.
La scarsità diverrà deterrente, ma lo sarà ancora di più la tassa sull’inquinamento che spingerà verso soluzioni più virtuose.
 
Vanno nel senso del risparmio le due esperienze sotto riportate.
Tre pozzi di diametro 150 mm. per una profondità di 100 metri ciascuno atti a contenere un chilometro e 200 metri di tubo, sono le sonde per sfruttare una temperatura costante da parte di una pompa di calore che serve a riscaldare l’inverno e raffrescare l’estate 7 appartamenti.
Questo è l’impianto geotermico di una palazzina super isolata costruita in modo tradizionale dai signori Forgioli in via dei Ronchi a Vobarno e progettata dall’architetto Valgiovio.
 
Meno tradizionale e più simile alle costruzioni Canadesi, Americane e Altoatesine quelle progettate dagli ingegneri Giacomini padre e figlio di Vestone, che sono anche i costruttori delle due unità, una già in stato di avanzata esecuzione di fronte all’oratorio Vestonese, l’altra che prenderà il via a Idro sulla strada per Capovalle.
 
Questo modo di costruire cosi antico e per certi versi ultramoderno parte da una piattaforma in cemento armato sotto la quale vengono ricavati i posti macchina, al di sopra vengono innalzate pareti e solette, tutte rigorosamente in legno compensato ad alta resistenza, per un’altezza di due piani in modo da ricavare 5 appartamenti.
La leggerezza, l’elasticità, l’alto grado di isolamento fanno del legno un ottimo materiale da costruzione che si comporta in maniera eccellente sia per i climi al alto sbalzo termico che nelle zone soggette a scosse sismiche.
Il cappotto esterno e la tradizionale finitura a grassello di calce fanno si che le costruzioni si inseriscano perfettamente nell’ambiente circostante senza alcuna interferenza estetica sul patrimonio preesistente.
 
Alla domanda se sia conveniente per il costruttore impegnarsi nel risparmio energetico la risposta è univoca sia a Vobarno che a Vestone.
Il mercato è talmente in crisi che l’acquisto di una casa risparmiosa può spingere qualcuno all’investimento; in ogni caso avere un invenduto con una migliore prospettiva può controbilanciare l’aumento dei costi.
La speranza è che queste scelte vengano prima o poi condivise da banche e politica, il resto lo può fare il mercato sempre vigile e attento a fiutare l’affare.
 
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