Cani che sbranano caprioli
di red.

Sembra incredibile, ma i caprioli del Trentino rischiano piů per le auto e i cani che per i cacciatori. L’ultimo episodio domenica scorsa

 

Domenica scorsa, nei prati vicino a Pinzolo è stata rinvenuta una femmina di capriolo, con due cuccioli nel ventre, sbranata dai cani.
Secondo i responsabili della riserva di caccia di Pinzolo, Giustino e Bocenago, si tratta di un ennesimo episodio che merita una profonda riflessione. 
“I nostri caprioli – spiega Marco Ferrari che è il direttore della riserva – devono confrontarsi con le automobili, con i cani e con i cacciatori. Sembra incredibile, ma i cacciatori sono quelli che ne eliminano di meno. Abbattono i capi loro concessi in base a corretti censimenti”.
 
Un quadro più completo lo disegna Marino Polla che ha ricoperto lo stesso ruiolo per anni nella riserva di Caderzone: “Da gennaio ad oggi nella piana di Caderzone sono stati rinvenuti ben 15 caprioli azzannati dai cani, ma sicuramente altri non sono stati trovati, per non parlare di quelli che finiscono sotto le automobili e di quelli eliminati dall'orso.
Di questi ultimi poi non possiamo nemmeno farci un'idea, perché l'orso si mangia tutto, pelo compreso e non lascia traccia se non nelle feci. E sono passati appena sei mesi. I cacciatori del mio paese ogni anno possono abbattere 20 capi, dieci maschi e dieci femmine, in pratica la quarta parte di quelli che vengono fatti fuori in un anno. Purtroppo in questi ultimi tempi la popolazione dei caprioli da noi è diminuita parecchio”.
 
Alcuni cani sarebbero stati anche fotografati con la selvaggina in bocca, e i loro proprietari multati.
“Ma è stato come niente fosse – aggiungono i due  -. Sembra che queste persone si divertano a vedere che i loro cani riescono a prendere la selvaggina”.
 
Poi Marino Polla si domanda: “Perché gli animalisti che tanto si preoccupano dell'orso, dei rapaci e di altre specie non abbiano mai preso posizione davanti a questo fenomeno?!”
 
Fonte: giudicarie.com
 
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