Il territorio fra tutela e sviluppo turistico
di Emanuele

Lunedě scorso un convegno organizzato dall'Udc ha riunito vari esponenti del mondo imprenditoriale, amministrativo e politico del Garda.

A fare da filo conduttore alla serata è stato SVILUPPO TURISTICO E TUTELA AMBIENTALE DEL TERRITORIO.
Coordinati da Luigi Cavalleri, giornalista e segretario Udc di Desenzano, sono intervenuti Alessio Merigo, responsabile regionale Turismo Confesercenti  Lombardia, Franco Cerini, albergatore storico in Sirmione, Alessandro Mattinzoli, sindaco di Sirmione, l'architetto Silvano Buzzi, noto urbanista e progettista di "prg" e "pgt" in molti comuni bresciani, l’arch. Mara Paterlini, progettista di un importante progetto di recupero di un piccolo borgo agricolo rinato a nuova vita e cuore del Chervò Golf Pozzolengo .
 
La premessa, non troppo sbandierata, ma importante, è il valore economico che il turismo ha per la popolazione rivierasca, e cosa fare per incrementarne la ricaduta sul territorio.
Partendo dall'analisi della situazione degli ultimi 25 anni e fino ad oggi, legata a uno sviluppo tumultuoso, poco coordinato e dettata  più ai bisogni del momento delle singole realtà locali che non ad un’effettiva visione d’insieme, i relatori sono giunti alla conclusione che è opportuno si sviluppino processi di crescita ben più coordinati.
 
E questo è vero sia che riguardino le realtà comunali, sia quelle sovraccomunali, onde evitare altri danni.
L’esempio è il  consorzio di 18 albergatori di Sirmione che con l’amministrazione comunale stanno elaborando interessanti progetti indirizzati a turismo fruitore di servizi  termali e del benessere.
Un progetto non chiuso, ma disponibile a integrarsi e ad accogliere altri albergatori.
L’obiettivo è migliorare la quantità e la qualità del flusso turistico.
 
Sirmione è vista terza in una particolare graduatoria del “benessere”, Desenzano all’undicesimo posto.
La scelta di quali tipi di investimento nel settore del commercio è stato altro argomento “forte”: i grandi centri commerciali o la valorizzazione del piccolo commercio? 
Se il centro dell’attenzione è da porre sul “benessere” del turista, la risposta non può essere che la valorizzazione del piccolo commercio che, legata a importante riqualificazione dei centri storici dei comuni, si propone come risposta vincente.
I centri storici sono da ripensare come luoghi in cui il “benessere” dell’albergo (e viceversa) sia contiguo, prosegua e si integri nello “star bene”, nel vivere il territorio, la cultura e la sua storia.
 
Lo stesso Chervò Golf di Pozzolengo è un esempio di come l’imprenditoria abbia voluto un centro golfistico aperto al territorio ed integrato nelle varie iniziative anche di promozione turistica, complemento e non singolo atto di un’offerta turistica qualificata ed attenta. 
 
Altro punto su cui è necessario prestare attenzione è il miglioramento delle strutture che facilitino il turismo: promozione, accoglienza, soddisfazione delle aspettative, cultura, qualità della vita, ed altro ancora. 
Dalle considerazioni a più voci, in primis quella dell’arch. Buzzi, la difesa e un’attenta gestione e riqualificazione del territorio può essere strumento qualificante ed indispensabile per il miglioramento dell’offerta turistica.
Qualche voce ha comunque evidenziato che, tra la teoria e la pratica, c’è il cittadino che deve essere considerato nelle istanze che esprime, che a volte spingono le amministrazioni a scelte non propriamente di tutela del territorio.  
 
Negli interventi si è comunque rimarcato fortemente l’assenza di strutture sovra comunali atte alla mediazione e a strumenti di compensazione tra i comuni per le scelte che li coinvolgono. 
L'intervento di un componente il Comitato Parco delle Colline ha ricordato che le posizioni emerse nella serata erano già state anticipate alcuni anni fa in un’assemblea proprio in questa sala, e che il Parco stesso può essere luogo di incontro.
 
Un argomento che è mancato, probabilmente per ragioni di tempo, è la valorizzazione e l’utilizzo nelle strutture ricettive dei prodotti delle realtà enogastronomiche qualificate che il territorio propone, dai vini ai formaggi fino all’olio.
E’ stato fatto solo un breve accenno con la realtà del Franciacorta, dove il turista “consuma” il territorio abbinando i prodotti  del luogo con la permanenza  in strutture alberghiere e agrituristiche del lago d’Iseo, della Franciacorta o della Vallecamonica.
Tre ore piene di contenuti che hanno offerto spunti di riflessione al numeroso pubblico presente al convegno organizzato dall’UDC.
 
A chiusura del convegno ha parlato il segretario dell'Udc di Brescia Gianmarco Quadrini, che ha rimarcato che l’Udc, da sempre attenta e vicina alle problematiche del territorio, oggi lo è ancora di più, cercando di avvicinarsi per capire e proporre idee e iniziative, specialmente in questa situazione di crisi economica e sociale che ha contraddistinto gli ultimi anni. 
Convegni come questo che mettono a confronto chi vive quotidianamente i problemi e cerca soluzioni, e non i professionisti della politica, vogliono essere parte di una risposta ben più articolata che l’UDC vuole dare al territorio bresciano. 
Il primo convegno ha avuto luogo la settimana scorsa ad Iseo, adesso a Desenzano, altri sono in fase di preparazione sul territorio.
 
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