Doppiette in... movimento
di val.

“Non vogliamo la luna, solo di essere considerati al pari degli altri cacciatori europei”. Una voce forte e chiara, quella del movimento “Civiltŕ Rurale Caccia e Ambiente”.

Forte nei numeri, visto che giovedì sera nel cinema parrocchiale di Sabbio Chiese tutti non ci stavano e se non erano mille poco ci mancava.
Chiara negli intendimenti e soprattutto nella capacitĂ  di superare le tradizionali contrapposizioni che in campo venatorio hanno sempre scavato profondi solchi.
 
“Il collante sono state l’incapacità di Pdl e Lega Nord” ci ha detto senza mezze misure Carlo Bravo, uno dei promotori dell’iniziativa che intende coalizzare gli intendimenti delle 30 mila doppiette bresciane oltre che quelle dei cugini bermaschi.
“Quando sono venuti a chiederci di sostenere l’elezione di Renzo Bossi avevano assicurato caccia in deroga e salvaguardia delle nostre tradizioni – ha aggiunto -. Ci siamo ritrovati senza la prima e con un ministro come la Brambilla che non perde mai l’occasione per denigrarci”.
 
“Sia chiaro – ha concluso -. Siamo un movimento che non nasconde la possibilità di partecipare direttamente alle elezioni, per contare in ambito politico, ma non abbiamo nessuna intenzione di sostituirci alle varie associazioni venatorie che dovranno continuare a lavorare sui territori”.
 
E dalle enunciazioni di principio sono già passati alle proproste concrete, con una proposta stilata dal coordinatore del movimento, l’avvocato Enzo Bosio, inviata ieri a tutti i consiglieri regionali.
Contiene precise indicazioni su quelle che devono essere le specie cacciabili, i tempi e le quantitĂ  dei prelievi, oltre che i meccanismi legati al monitoraggio dei prelievi stessi.
 
“E’ la richiesta inderogabile di un impegno che deve tradursi nei fatti. E questa volta i buoni intendimenti non saranno più sufficienti”.
 
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