Massaggi a luci rosse
di red.

La Polizia Locale di Montichiari ha proceduto ad arrestare una donna cinese accusata di sfruttamento della prostituzione.

Nel corso della mattinata di martedì 24 maggio, gli agenti del Corpo Polizia Locale di Montichiari hanno individuato all’interno di una palazzina di via Mantova un centro massaggi abusivo, gestito da cinesi.
Gli agenti stessi hanno potuto appurare che oltre al “consueto” massaggio rilassante, venivano consumati rapporti sessuali a pagamento con prostitute cinesi e vi hanno fatto irruzione.
 
All’interno veniva immediatamente tratta in arresto una donna cinese, G. Y., 42 anni, domiciliata nella bergamasca, nullafacente ma in regola col permesso di soggiorno, che risultava essere la gestrice dell’abusivo centro massaggi “hard” e che è stata poi associata al carcere di Verziano a disposizione dell’autorità giudiziaria. A suo carico l’ipotesi di reato di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 
 
Sempre all’interno del centro massaggi, infatti, veniva rintracciata ed identificata una prostituta cinese che è risultata essere in Italia in condizione di clandestinità e per questo, terminati gli atti di rito, è stata munita di Decreto di Espulsione ed allontanata dal territorio nazionale.
Il centro massaggi è stato veniva sottoposto a sequestro penale. 
Completamente estraneo alla vicenda è risultato essere il proprietario dell’immobile, mentre il locatario, C.M., italiano di 53 anni, domiciliato a Lecco, è stato a sua volta denunciato a piede libero in quanto ritenuto responsabile dei reati di concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
 
Gli stessi agenti, nei giorni precedenti hanno avuto modo di reprimere altri reati.
 
In collaborazione con i Carabinieri della locale stazione, hanno arrestato una cittadina bulgara, in Italia senza fissa dimora, che approfittando della massiccia presenza di cittadini al mercato settimanale aveva sottratto con destrezza ad una signora il portafogli che teneva nella borsetta.
Il movimento della ladra però, non è passato inosservato al titolare di Popy’s fruit che dopo aver notato la scena ha rincorso e bloccato la donna consegnandola al personale di polizia presente sul posto.
Flagranza di reato dunque. E sono scattate le manette.
Giudicata con rito direttissimo, la donna ha patteggiato una pena di 4 mesi di reclusione ed è finita in carcere.
 
Un cittadino indiano, trovato a circolare a bordo di un veicolo in possesso di una falsa patente di guida, è stato denunciato a piede libero.
Stessa sorte per un italiano trovato in possesso di una falsa polizza assicurativa relativa all’autovettura condotta; per un cittadino marocchino che all’interno dell’auto trasportava una grossa spranga di ferro con tanto di impugnatura e pronta all’uso, considerata oggetto atto ad offendere; per una donna cinese risultata essere in stato clandestinità e per questo munita di Decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Brescia.    
 
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