Ancora giovani, ancora grande atletica
di red.

Uno spettacolo di grandissimo valore quello di sabato, con 530 atleti in pista per il 6° Meeting nazionale “Cittŕ di Gavardo” 2° Memorial Max Corso.

Sono le 18 in punto di sabato 21 maggio, un sabato sera della provincia bresciana che si anima di respiri affannosi e gambe che mulinano, di guizzi poderosi e balzi elastici, di braccia forti e incitamenti calorosi. Il sole bacia il meeting di Gavardo e una leggera brezza da nord valorizza le prestazioni di velocisti e saltatori, pur rimanendo nel limite consentito per l'omologazione delle prestazioni. 530 iscritti, oltre 600 presenze gara: tra il “pre-meeting” con entusiasmanti competizioni giovanili e il meeting delle “stelle” la macchina organizzativa dell'Atletica Gavardo 90 lavora bene ed accumula soli 15 minuti di ritardo a fine serata. Il presidente Antonio Gugole può essere orgoglioso dell'esito della manifestazione. Il connubio tra atleti di spessore internazionale e atleti “normali” regala a molti lo stimolo agonistico di misurarsi ai massimi livelli.

Aprono le danze le batterie dei 100 metri femminili: si capisce subito che saranno la plurimedagliata Maria Aurora Salvagno e la stella emergente Martina Balboni a fare la “voce grossa”. Dà segnali di grandissima efficienza fisica anche la svizzera Irene Pusterla che, dopo un probante 12”07 in batteria, si concentra sul salto in lungo e sceglie di non schierarsi nella finale. Nelle 15 batterie dei 100m maschili presca il jolly il giovane aviere Michael Tumi: 10”36 e nuovo primato personale per lui, come nel 2010, quando vinse in 10”41. Piovono primati e minimi di accesso alle finali nazionali. Sono il poliziotto De Monte e il finanziere Galvan a dare la sensazione di avere benzina per reggere il doppio turno ravvicinato. la finale A del meeting: sarà Matteo Galvan – ex medagliato mondiale junior – a dare più filo da torcere a Tumi: 10””43 in finale per il nuovo primato, ma Tumi corre 10”41 e mette il proprio nome per il secondo anno consecutivo nell'albo d'oro gavardese. Tra le donne ottima vincitrice Martina Balboni, che regola la più quotata Salvagno in una finale ventosa (+2.3) che certifica la vittoria della scattante ma non permette l'omologazione del suo ottimo 11”79. Senza dimenticare un bellissimo record italiano MF35 di Elena Sordelli (Camelot), migliore di tutte in batteria con uno straordinario 11”86! La velocità è anche il giro di pista: grandi attesi l'aviere Cappellin e il trentino Lorenzi, che non tradiscono le attese correndo entrambi in 47” e spiccioli. Peccato per un avvio troppo rapido che ha “imballato” i due quattrocentisti sul rettilineo finale. Eccezionale terzo il gavardese Paolo Zanola in 48”38, a un soffio dal proprio primato e dal minimo d'ammissione agli Italiani! Una nota importante – per il nostro meeting e per l'atletica tutta: Cappellin portava il dorsale riportante la scritta “Ciao Max”: chi conosceva Max Corso conosceva la suà onestà e il suo coraggio sportivo; chi non lo conosceva non deve perdere l'occasione di imparare qualcosa dal suo ricordo nei cuori degli amici e degli avversari in campo.

Il 400m femminile riserva una vittoria internazionale con la giovane africana Raphaela Boaheng Lukudo che in 56.32 va a precedere tutte le concorrenti. Tra di esse notevole il 57.24 della giovanissima bergamasca Sabrina Maggioni (1995!).

Per saltare e lanciare ci vogliono esplosività e capacità elastiche. L'esplosività di certo non manca alla spallata di Marco Dodoni, capace a quasi quarant'anni di scagliare il peso da 7,6kg a 17,90m (primato personale a 19,93m in passato). Dodoni precede il pur ottimo Ricci (S.C. Catania). Al maschile i salti recitano il copione previsto con Michele Boni (Aeronautica), Emanuele Sardano (Carabinieri) e Gianluca Gasperini (Fiamme Oro) a contendersi il podio con misure vicino ai 16m. Il salti femminili tirano fuori risultati eclatanti: il 6,64m di Irene Pusterla (Vigor Ligornetto) in apertura di stagione è una misura che le apre le porte dei grandi meeting internazionali! La svizzera trova stimoli e degna concorrenza nella brava Tania Vicenzino (Esercito, 6,39m) e nella regolarissima valsuganotta Elisa Zanei (6,18m). Nell'alto, si registra la prova interessante di un'altra trentina di classe, Valeria Marconi, che scavalca l'asticella posta a 1,79m e strappa un caloroso applauso al pubblico assiepato sulle tribune.

La presenza importante di pubblico è un'altra “vittoria” degli organizzatori! Grazie agli spettatori per aver apprezzato il nostro sport, per aver sostenuto rumorosamente gli atleti e per averli lasciati concentrare in silenzio al momento opportuno. Grazie anche agli speaker Giovanni Balbo e Roberta Buniva, professionali nella gestione della tempistica di gare e premiazioni e scrupolosi nel compito informativo loro spettante.

Veniamo al mezzofondo: ladies first! Un debutto importante in Italia e con record del meeting per la keniana Annet Mwanzi Lukuhuyi: atterra in Italia venerdì, per la prima volta fuori dal natìo Kenya, e al sabato onora i colori del New Foods Verona vincendo gli 800m in 2.04.71. SI tira la gara da sola e dimostra una gran stoffa: sentiremo parlare di lei! Seconda una straordinaria Serena Monachino che resiste ad Annet per 700 metri e finisce per marcare un ottimo personale in 2.06! Completa il podio la talentuosa Angela Rinicella (Esercito), prestata agli 800m per un giorno, le che è capace di correre i 5000m in meno di 16'! I 3000m femminili sono resi difficoltosi dal rafforzarsi del vento. Non c'è pacemaker per Agnes Tschurtschenthaler (Forestale) e Tamara Winkler (G.A. Bellinzona): le due si aiutano fino alla campana, poi Agnes produce un ultimo giro impressionante e rifila 7” alla compagna di viaggio: 9.31 contro 9.38. Bene per il piazzamento (terza) per la bresciana Silvia Casella, male per il tempo, un 9.49 che non la soddisfa affatto. Il meeting di Gavardo saluta con gioia il ritorno alle gare della campionessa europea under 23 Adelina de Soccio (Fiamme Gialle).

Il mezzofondo maschile soffre meno il vento, grazie al lavoro delle lepri. Il memorial Max Corso sui 1500m saluta l'exploit di due giovani italiani: il vincitore Michele Fontana (1990, Aeronautica), che segna un ottimo 3.43.14, e il pari categoria Stefano Massimi (Stamura Ancona), che non finisce sul podio ma che con 3.47 guadagna l'accesso ai Campionati Europei under 23. Bene anche gli altri del podio, che sono Merihum Crespi (1988, Esercito) e Abdellah Haidane (1989, Fanfulla Lodi). Arrivano tutti in un fazzoletto, compreso il campione italiano Gilio Iannone (Esercito), sesto in 3.45. A Fontana l'onore del Memorial Max Corso, la targa con la citazione del nostro atleta.

I 5000m vedono un nuovo tentativo di conquista del minimo per gli europei under 23 da parte del promettente feltrino (come Max) Manuel Cominotto. Lepre d'eccezione è il nostro Rachid Jarmouni (Gavardo 90), che porta i primi a transitare ai 3000m in 8.27, in tabella per un tempo sotto i 14.10 richiesti per l'accesso agli Europei. Quando però Rachid lascia la guida del drappello, il passo rallenta un po' e il vento si fa sentire. Sarà un velocissimo ultimo giro a regalare al leccese dell'Esercito Giammarco Buttazzo la vittoria sul commilitone triestino Riccardo Sterni. I due hanno la meglio del bresciano d'adozione Rachik Yassine (Cento Torri, 18 anni soltanto!) di un soffio: 14.12.7, 14.12.8, 14.13.0 i tempi dei primi tre. Cominotto accusa il colpo e molla alla campana, finendo quarto in un comunque ottimo 14.21.

Il meeting si chiude poco dopo le 22, in una fresca nottata che profuma di lago di Garda, riecheggia di passi veloci e ha il sapore di una vittoria, dell'atletica di tutti e del ricordo di un valoroso Amico.

Fonte comunicato stampa

In foto:
. Il gruppo di testa dei 1500m alla campana dell'ultimo giro
. Irene Pusterla “vola” con le montagne della Valsabbia sullo sfondo
. Michele Fontana conquista il giovanissimo podio del memorial Max Corso in 3.43.14
. La Top Ten del Meeting, a fine serata, dice “arrivederci all'edizione 2012”

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