Diagnosi errata?
di red.

Indagini sul caso della bimba morta a 15 mesi nell'ospedale di Gavardo. Fra le ipotesi l'errore di un medico che il giorno prima l'aveva rimandata a casa.

L'iscrizione sul registro degli indagati, per ora di un unico medico, è un atto dovuto, per dare modo alle parti coinvolte di prendere parte all'esame autoptico eseguito ieri mattina a Brescia.
Dati che andranno ad aggiungersi alla cartella clinica già sequestrata e portata in procura dai carabinieri di Salò e di Gavardo che si stanno occupando della drammatica vicenda.
 
La procura, infatti, vuol vederci chiaro su quanto accaduto sabato e domenica al pronto soccorso di Gavardo.
E' stato accertato, infatti, che la piccola Gaia Filippini è stata portata in ospedale per ben due volte dai genitori.
La prima volta il sabato pomeriggio: la piccola stava male e con la febbre era molto alta, dal pronto soccorso avevano chiesto una consulenza al pediatra di turno. Il medico aveva disposto una serie di accertamenti, ma i risultati erano tutti negativi, e dopo un periodo di osservazione la piccola era stata rimandata a casa.

Le condizioni della piccina non erano però migliorate, tanto che la domenica mattina alle 5 la famigliola si è ripresentata in ospedale, ancora al pronto soccorso.
A questo punto i medici sono subito intervenuti, ma non c'è stato più nulla da fare e dopo un paio d'ore la bimba era morta.
I funerali sono stati fissati per questo giovedì alle 15.30 nella parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo a Gavardo.
 
0111Ospedale.jpg