Singolare visita medica
di Itu

Non ho ben capito se si č trattato di un altro modo di fare medicina oppure se si stanno cercando soluzioni per alleggerire la burocrazia.

Mi sono recata con mio figlio per una visita all’ASL per la prassi di esami di patentino per motociclo.
Sono arrivata dieci minuti prima dell’appuntamento, non vedo altri clienti e nel giro di trenta secondi e mi sento chiamata ad entrare nell’ambulatorio.
 
Con perfetta precisione il medico  mi presenta una carta da compilare nei dati anagrafici, consegno le documentazioni d’obbligo e dopo avermi chiesto quale professione svolgo(!?) mi chiede con autorevolezza di aprire la porta e consegnare ai successivi pazienti i moduli corredati di penna per anticiparli nelle operazioni burocratiche.
 
Mi veniva da ridere, pensavo a quelle infermiere che entravano e uscivano misteriosamente dall’ufficio, un teatrino che ha aperto delle ipotesi sul cambiamento.
 
Ipotesi n°1) Il medico aveva fretta e si è attrezzato con il mio consenso al disbrigo dei suoi obblighi.
Ipotesi n°2) Mancano le infermiere di supporto e la provocazione, in avvicinamento dei tempi pensionabili, è cercare collaborazione volontaria nel personale utente.
Ipotesin°3) Niente di tutto questo, un solo modo per giocare.
 
Esco confusa, l’orario di appuntamento diventa già orario per poter tornare a casa.
Penso a quanto ci costa la salute nella nostra regione, a quanti macchinari di meravigliosa tecnologia ci siamo forniti, inutilizzati perché talmente sofisticati che nessun medico osa metterci le mani, alle code infinite che ci tocca fare solo a volte con la fortuna di non aver urgenza, ai brividi di ricette e diagnosi con parole che non ci significano più niente.
Forse funziona proprio il non prendere niente sul serio.
 
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