Premio di contorsionismo a Bossi
di Rusì

«Se esistesse un campionato di contorsionismo politico il leader della Lega Bossi potrebbe aspirare alle prime posizioni».

In pochi giorni Bossi ha infilato una serie di capovolte, che se fossi un simpatizzante della lega comincerei ad aprire gli occhi.
Partiamo dalla vicenda immigrati dal Nord Africa, dai respingimenti al permesso di soggiorno temporaneo.
Si può dire ormai che la legislazione feroce della Lega in materia fa acqua da tutte le parti.
A proposito la Corte Europea ha condannato l’Italia per aver introdotto nella legislazione il reato di clandestinità.
 
Poi la vicenda del processo breve.
Il Parlamento bloccato sul tema caro al Premier e l’alleato Bossi sdraiato sulla causa. Il governo non deve andare in crisi.
Da terzo il decreto sul rinvio della ricerca sul nucleare, cui si dovrebbe aggiungere uno sull’acqua per disinnescare i referendum che tanta passione stanno mettendo alla gente; ciò in funzione di depotenziare la partecipazione del 12 giugno e lasciare via libera al legittimo impedimento caro a Berlusconi (terzo referendum).
 
La giravolta sulla guerra in Libia, ultimo teatrino che ha sputtanato inesorabilmente il nostro Paese, non sul bunga bunga, bensì sulla politica estera.
Bossi pensa che i nostri aerei butteranno bombe piene di segatura, ai soldati italiani è già capitato nell’ultima guerra sul fronte greco-albanese, sic!
Infine il mancato abbinamento elezioni amministrative/referendum che avrebbe fatto risparmiare risorse allo stato, da utilizzare in altri capitoli di spesa sociale.
 
Ma la più grave è l’allargamento del Governo a nuovi nove sottosegretari, per il momento.
Bisognava pagare la compravendita di parlamentari per tenere insieme una maggioranza ormai sgangherata, detto fatto.
Qui c’è un problema di qualità e quantità. Un posto al Governo equivale a un viaggio premio di un qualsiasi concorso da supermercato.
 
Ovviamente per lavoratori e pensionati non ci sono risorse per alleggerire il carico fiscale su buste paga e pensioni sempre più striminzite.
Non ci sono risorse per garantire l’assistenza a costi accettabili per i cittadini più in difficoltà.
Ci sono i comuni con l’acqua alla gola, alla faccia del federalismo municipale tanto sbandierato.
 
Ma Roma ladrona non esiste più?
Adesso a guidare il Vapore c’è la Lega che mi pare sta sostituendo adeguatamente gli ultimi governi della prima repubblica, con un’aggravante che mi pare gli interessi privati di oggi, facciano premio sulla politica.
Questo scenario è sotto gli occhi di tutti, nessuno può dire non ho ha visto.
Sveglia, se si vuol dare un futuro ai giovani e a questo Paese, occorre una classe dirigente nuova.
 
Rusì
 
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