Il benessere secondo AGAPE
di Itu

Le serate in biblioteca a Vobarno dedicate al benessere hanno suscitato interesse e voglia di esplorare ancora nuove strade.

Due serate, presso la biblioteca di Vobarno, in cui c’è stata la possibilità di accomodare dentro i nostri abituali percorsi un minuscolo dubbio, uno scomodo dubbio che ci fa riflettere su cosa ci fa stare meglio nel nostro vivere.
 
Giovedì 28 aprile l’opportunità di conoscere attraverso l’analisi della kinesiologa Silviangela Ghisla le tappe della malattia che nel suo manifestarsi, secondo le cinque leggi biologiche del dottor Hamer, presentano la stessa via di riconoscimento: le fasi della crisi si svolgono da uno shock iniziale che nel tempo prende forma in sintomi che dipendono da quale organo predilige la malattia.
 
Ne consegue che l’impatto critico in ognuno di noi rispetto alla personale percezione emotiva ad uno shock ha bisogno di cure personalizzate, proprio perché unico nel suo evidenziarsi.
Non sempre togliere il disturbo tramite interventi e medicine radicali serve al vero risolvimento della nostra crisi in malattia.
Turba le nostre menti la possibilità che diagnosi di malattie croniche dal pesante decorso doloroso e invalidante non rispondano ad altrettante potenti cure avvallate dalla medicina ufficiale.Perché lì si arrende la tesi di Hamer rimanendo fuori dal riconoscimento.
 
Particolarmente toccante è stato l’intervento di un medico oncologo che si è sentito di controbattere l’alternativa dichiarando il suo personale percorso in cui ha attraversato lo speciale approccio psicologico e che si ferma sbigottito di fronte allo scempio degenerativo che vede nelle sale operatorie.
Lì si tratta di decidere in fretta e il metodo di ricerca si basa su statistiche che ancora rassicurano sulle percentuali di sopravvivenza rispetto a decorsi speciali come quelli della diagnosi di cancro.
 
Una serata che ha riempito la sala della biblioteca e che ha lasciato il desiderio di esplorare ancora l’intreccio misterioso della sofferenza e del sollievo di cure che forse si possono tra loro conoscere e abbracciare.
 
L’incontro del 5 maggio è stato invece, almeno apparentemente, più leggero.
Condotto in un primo tempo da Marco Piccione esperto di Feng Shui il benessere si è “vestito” di colori, forme, spazi del vivere un ambiente riconoscendone le sue peculiarità.
Diverso vivere una casa che si fa attraversare dalle luci naturali, che è costruita tenendo conto degli influssi di acqua ed energie naturali e chimiche, che si lascia plasmare da materiali prevalentemente di pietra e legno, che osserva le preferenze di comodità di ognuno dei suoi abitanti.
 
Ha chiuso il breve ciclo il maestro di hata yoga Graziano Tonolini che ha introdotto all’uso del nostro corpo nel rispetto delle frustranti tensioni tutte occidentali di “testa” e ai nostri respiri contratti ed inconsapevoli.
Se cerchiamo posizioni che facilitano il fluire delle nostre energie più facile diventa trovare soluzioni alla nostra più naturale disposizione a vivere la vita.
Tutto qui, mica tanto facile!
 
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