Il sindaco risponde
Alla lettera del signor Gino Toffolo che nei giorni scorsi segnalava la presenza di una bandiera sul tetto di una casa a Gavardo, risponde Emanuele Vezzola.

Buongiorno Direttore,
 
in allegato Le trasmetto il PDF con la nota che ho inviato al Dott. Gino Toffolo in merito alla Sua lettera apparsa il 25 aprile u.s. sul suo giornale.
Le sarei grato si volesse acconsentire alla sua pubblicazione.
Grazie e buon lavoro.

 
Egregio Dott. Toffolo,
 
ho letto la lettera che Lei ha trasmesso al giornale on line Valle Sabbia News con la quale accusa il sottoscritto di non far rispettare equamente il Regolamento di Polizia Urbana.
Non intendo rispondere alle Sue rancorose considerazioni circa la bandiera della pace, circa la doppiezza del mio operato, l'attaccamento alla poltrona, ecc.
Sono parole che non fanno onore a chi le scrive e che certamente non mi aspettavo da un ex pubblico amministratore.
 
Ma veniamo al punto.
Desidero farLe notare che il divieto di cui Lei parla - se si riferisce all'Art. 13, comma 4 del Regolamento di Polizia Urbana - riguarda unicamente i centri storici e comunque attiene solo a quegli elementi, visibili dal suolo pubblico, che possono diminuire il decoro dell'immobile.
Dalla fotografia pubblicata non sono in grado di capire se la bandiera incriminata sia o meno all'interno di un centro storico e risulti visibile dal suolo pubblico, ma non mi pare - come richiede il citato Regolamento - che possa causare una diminuzione del decoro dell'immobile o sia contraria al comune senso della decenza.
 
Ad onore di verità, giova peraltro precisare - a dimostrazione che la foga di polemizzare con la mia Amministrazione acceca anche persone che hanno avuto una lunga esperienza amministrativa come Lei - che il Regolamento Edilizio - che Lei dovrebbe conoscere benissimo essendo stato Assessore all'Urbanistica della passata amministrazione - all'art. 107 prima e all'art. 134 poi, prevede regole ancora più restrittive del Regolamento di Polizia Urbana in tema di estetica per gli edifici ed in tema di "apposizione di insegne o di qualunque altro oggetto che a qualsiasi scopo voglia opporsi o affiggersi all'esterno dei fabbricati".
 
Non è però secondario ricordare che il vigente Regolamento Edilizio non è frutto delle norme repressive approvate da questa Amministrazione liberticida, ma è stato approvato con deliberazione n. 145 del 11/09/1975 quando Lei era Consigliere di maggioranza, eletto alle elezioni amministrative del 15/06/1975, e che era perfettamente in vigore anche durante il Suo incarico di Assessore e Vice Sindaco nella passata amministrazione.
Se qualcosa è sfuggito, non è sfuggito solo a me (che non applico le regole per gli amici), ma pure a Lei che, invece, si poteva permettere di segare ogni ramo e ogni bandiera.
 
La invito comunque a denunciare formalmente ai competenti uffici quanto segnalato a mezzo stampa in modo da poter avviare una puntuale verifica.
 
Distinti saluti.
Il sindaco Emanuele Vezzola
 
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