Comunità rurali e unità nazionale
di red.

Il ciclo di incontri “Sancarlino in provincia” fa tappa questo gioved a Gavardo con una serata dedicata all’atteggiamento delle comunit rurali al processo unitario con Andrea Ferrarese.

Una riflessione sull’unità d’Italia, ma con un taglio critico. È quanto propone il ciclo primaverile di incontri del Sancarlino che, secondo una modalità sperimentata con successo lo scorso anno, lascia la sede tradizionale di corso Matteotti a Brescia ed emigra in provincia.

Il tema scelto non poteva che riguardare il processo risorgimentale che ha portato alla costruzione dello Stato unitario, nell’ambito delle iniziative per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, ma con un senso critico. Lo dichiara esplicitamente il punto di domanda posto nel titolo della rassegna: «Unità d'Italia?», con la quale si vogliono mettere a confronto luci ed ombre dell’unità, che ha consentito all’Italia di avviarsi sulla strada della modernità, ma ha comportato anche costi e sacrifici non indifferenti.

Il ciclo, voluto dalla Provincia e coordinato da Roberto Chiarini, ha già fatto tappa a Calcinato con un incontro con Massimo e a Prevalle con lo stesso Chiarini.
Questo giovedì 28 aprile, alle 20.30, nell’auditorium “Cecilia Zane” a Gavardo, Andrea Ferrarese porterà l’attenzione sul livello di partecipazione popolare al Risorgimento analizzando, in particolare, l’atteggiamento delle comunità rurali, che hanno manifestato in alcune situazioni atteggiamenti ostili e di opposizione al progetto risorgimentale.

La rassegna proseguirà venerdì 29 aprile, a Palazzo Todeschini a Desenzano, con Arrigo Petacco, che parlerà dei garibaldini intransigenti rivisitando aspetti poco noti delle battaglie risorgimentali. Infine, venerdì 6 maggio a Palazzo Minerva di Manerba, Stefano Bruno Galli affronterà il tema centrale del ciclo che è quello del federalismo, nelle menti e nei cuori dei patrioti fino alla prima guerra d’indipendenza e poi tradito nel corso degli eventi.

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