Educare, speranza per oggi e per domani
di red.

Nell’incontro dell’Age Gavardo il dott. Silvio Cattarina pone l’accento sui valori della persona come base dell’educazione dei figli, con uno sguardo positivo anche nei confronti di chi sbaglia.

«Prevenire è educare – Speranza per oggi e per domani». È il tema della settima serata tenutasi il 4 aprile scorso, nell’ambito del percorso formativo “Genitori in cammino”, organizzato da A.Ge. Gavardo, all’interno dell’incantevole auditorium SS. Chiara e Bernardino presso l’ex monastero di Santa Maria, gentilmente messo a disposizione dalla parrocchia di Gavardo.
Relatore il dott. Silvio Cattarina, sociologo e psicologo, fondatore di numerose comunità terapeutiche dedite al recupero dei ragazzi vittime della dipendenza e della devianza in genere.

Principi tanto semplici quanto pieni di mistero, quelli enunciati dal dott. Cattarina, il mistero della vita e della presenza di Dio, evocativi di un tempo che fu, della sua infanzia, il ricordo dei genitori e la centralità della famiglia.

«Ciò che connota tutti i ragazzi che accolgo nella mia comunità “L’imprevisto” – esordisce il relatore – è il senso di ineluttabilità delle cose, come se nulla potesse mai cambiare, l’arrendevolezza all’inevitabile. Io sono ciò che ho fatto, pensano, o quello che mi è successo, non cambierò mai!
La logica che sta alla base di questa disarmante rassegnazione è quella del pensiero imperante secondo il quale ognuno è il solo ed unico fautore della proprio destino. La vita vista come risultato delle proprie capacità, della propria autonomia e del proprio successo; nulla è da ascrivere alla famiglia, agli insegnanti, neppure a Dio. Di conseguenza, se nella vita non si riesce in questo intento tutte “le scorciatoie sono valide” dal bullismo, per appropriasi abusivamente di quanto non si ha, alla droga per aumentare le proprie prestazioni, ecc. Se ci soffermiamo a riflettere sui modelli di gioventù propinata dai mass media: giovani belli, con fisici strepitosi e possibilità economiche infinite ci rendiamo conto come la psiche dei nostri ragazzi sia messa quotidianamente a dura prova al punto, talvolta, da sentirsi inadeguati. La vita diventa una continua rincorsa, bisogna sapere fare tutto, essere all’altezza di ogni situazione, per molti giovani, ed è amaro ammetterlo, confida il relatore, la vita diviene una trappola, una prigione: molti di loro cedono e si tolgono dalla competizione, rifugiandosi nella droga o in altre forme di dipendenza, e di autodistruzione come l’anoressia o la, bulimia».

«A questi ragazzi, e a tutti Voi , io dico che la parte migliore della vita non viene da noi ma dalla vita stessa – afferma con enfasi il dott. Cattarina – guardiamoci attorno: le cose più belle ed interessanti della vita è la vita stessa ad offrircele: la famiglia, i figli, il lavoro! Spiegando questo concetto ai miei ragazzi ho notato in loro un senso di serenità e di riappacificazione con sé e con il mondo».

«A loro dico che nella vita bisogna saper fare una sola cosa: essere uomini veri ed aspirare ai grandi valori. Se si hanno chiari questi concetti tutto viene da sé. Resuscitiamo nei ragazzi le grandi domande: perché si vive? perché la famiglia? perché si muore? Pratichiamo l’accoglienza: il valore della persona non sta in ciò che ha commesso! Diamo valore alle persone anche dopo gli errori commessi perché è sempre possibile ricominciare! Impariamo a guardarli con lo sguardo di Dio!».

Infine, dopo aver ricordato con trasporto alcuni episodi della sua fanciullezza: la semplicità della madre, la fermezza del padre, il dott. Cattarina ribadisce il ruolo centrale dei genitori, ricorda che in quanto facenti le veci di Dio, devono essere portatori di verità e di valori alti, ossia di quella sacralità che non è loro ma viene da Dio stesso. Con questo messaggio profondamente spirituale si conclude la settima serata a tema di “Genitori in cammino”.

L’Age Gavardo dà appuntamento all’ultimo incontro in calendario per mercoledì 11 maggio con l’intervento del dott. Paolo Ferliga, psicologo analista e docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Classico Arnaldo di Brescia, sul tema: “L’amore del padre: l’archetipo del padre e l’iniziazione al sentimento – padri e figli maschi – padri e figlie femmine” che si terrà presso l’Auditorium Santi Chiara e Bernardino dell’ex monastero di Santa Maria. Seguirà un buffet offerto dall’Age a conclusione dell’intero percorso di formativo.

Per info www.genitoriagavardo.it.

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