Sindaco di tutti, così dovrebbe essere, a maggior ragione visto che ricopre il ruolo di presidente dell'Associazione Comuni Bresciani. Eppure il sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola apre un fronte di polemica con l'Anpi, facendo venir meno la presenza del gonfalone del Comune alla manifestazione partigiana che lo scorso 6 marzo ha ricordato il sacrificio di dieci giovani uccisi dalle brigate Antipartigiane.

Una manifestazione alla qualei partecipano tutti i Comuni, promossa dall’Associazione partigiani d’Italia, alla quale erano intervenuti come relatori il presidente della comunità montana di Vallesabbia Ermano Pasini (del Pdl come il sindaco Vezzola) e  il presidente dell’Anpi Marco Fenaroli.

 

“L’Anpi fa politica. Ha partecipato con un pulman ad una manifestazione a Milano con un cartello contro Silvio Berlusconi. Per questo non ho inviato il gonfalone del Comune di Gavardo alla commemorazione di Provaglio Valsabbia”.

Questo in sintesi il contenuto dell’intervento del sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola nel corso del consiglio comunale in risposta ad una interrogazione presentata dalla minoranza di “Gavardo al centro”.

 

“Proviamo rabbia e disgusto per quello che ho sentito – ha sottolineato la capogruppo di Gavardo al centro Maria Paola Pasini – dieci ragazzi morti tra cui un gavardese, la cui memoria è stata oltraggiata e offesa.

Non avrei mai pensato che potessimo sprofondare così in basso. Nemmeno il rispetto per chi ha dato la vita per la nostra libertà, anche per quella del sindaco. Penso che non tutta la maggioranza in consiglio la pensi come Vezzola.

A questo proposito lancio un appello a tutti i consiglieri a condividere la mozione che presenterò affinchè il prossimo anno il gonfalone sia presente a Provaglio come sempre è stato. Questa manifestazione celebra valori non negoziabili di democrazia e libertà che il sindaco di Gavardo ha dimostrato con il suo gesto di non tenere in alcun conto”.