Un 2006 in crescita per la Lucchini spa
Un esercizio in crescita, prospettive positive. L’assemblea degli azionisti della Lucchini spa ha approvato il bilancio d’esercizio 2006.

Un esercizio in crescita, prospettive positive. L’assemblea degli azionisti della Lucchini spa ha approvato il bilancio d’esercizio 2006, e il consolidato chiuso con un utile netto di 102,3 milioni di euro (73,2 mln nel 2005) dopo ammortamenti per 120,4 mln e imposte per 45,8 mln.

Il gruppo (Severstal controlla circa il 70% del capitale), presieduto da Giuseppe Lucchini (Luigi Lucchini è il presidente onorario) presenta ricavi complessivi per 2,648 miliardi mentre il margine operativo lordo registra un incremento di 2,2 milioni a 324,4 mln. Gli oneri finanziari netti ammontano a 33,4 mln, contro i 41,6 mln dell’anno prima: si sono ridotti - spiega una nota - in quanto l’indebitamento ha beneficiato dell’aumento di capitale della controllante, mentre i tassi di interesse non hanno subito variazioni. I risultati del gruppo hanno beneficiato di un andamento positivo del mercato dell’acciaio.

La capogruppo. Lucchini spa ha chiuso il 2006 con un utile per 81,5 milioni di euro (10 mln nel 2005), dopo ammortamenti per 55,4 milioni. Il fatturato complessivo realizzato dalla spa ha raggiunto i 1255,6 milioni (1068,1 nel 2005) con una crescita del 17,7 %. La società ha realizzato un margine operativo lordo di 111,6 milioni di euro (l’8,9% del fatturato). Rispetto all’anno prima - spiega la nota - il calo di 12 milioni è dovuto alla sfasatura temporale tra incremento dei prezzi delle materie prime e dei principali fattori della produzione e l’incremento di prezzi di vendita.

La forbice prezzi di vendita/prezzi di acquisto è stata negativa per circa 55 milioni; l’aumento dei volumi di vendita che ha portato un incremento di oltre 40 milioni ne ha consentito un quasi completo recupero. A livello produttivo, Piombino ha realizzato 2,19 milioni di tonnellate stabilendo il record nella storia dello stabilimento (+16,5% al 2005). Lo stabilimento di Trieste ha prodotto quasi 400 mila ton di ghisa liquida, come nel 2005.

Le altre società. Ascometal SA ha chiuso il 2006 con un utile netto di 51,7 milioni (51,9 nel 2005). I volumi di vendita, pari a 980 mila ton, sono stati praticamente uguali all’anno prima, mentre il fatturato è passato da 847 a 872 milioni. Il Mol è cresciuto da 116,5 milioni a 120,9 milioni, influenzato negativamente da una forbice prezzi di vendita/prezzi di acquisto negativa per oltre 25 milioni che è stata più che compensata dai margini derivanti dal mix qualitativo delle vendite e dai sensibili recuperi di efficienza.

Lucchini Sidermeccanica presenta un utile netto di 10 milioni (4,1 nel 2005). Il fatturato è salito del 10% a circa 223 milioni, i volumi di vendita sono aumentati del 4%. Il margine operativo lordo è passato da 25,9 mln a 34,3 mln (+32%) per effetto soprattutto di una politica di vendita che ha privilegiato i prodotti a più alto valore aggiunto. Considerando che il settore in cui opera l’azienda di Lovere - spiega la nota - non è strettamente legato al core business di Lucchini spa e che la strategia del gruppo mira a concentrarsi sui prodotti siderurgici classici di qualità, il 29 marzo 2007 il Cda della capogruppo ha accettato l’offerta di acquisto presentata da Sinpar: l’operazione è in fase di formalizzazione.

Assetto e ricerca. A fine 2006 è stato incorporato il ramo d’azienda della controllata Vertek e acquisito il controllo diretto della partecipazione in Bari Fonderie Meridionali spa per sfruttare al meglio le sinergie. Per quanto riguarda l’attività di ricerca e sviluppo è stata terminata l’industrializzazione della nuova serie di acciai destinati alla produzione di cuscinetti integrati per automotive. Avviate prove e produzioni di campionatura per le serie di acciai sostitutivi degli acciai tradizionali destinati sempre al comparto auto.

Da Bresciaoggi
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