Pronta la Caritas bresciana
di red.

Sarà la capillare rete delle Caritas parrocchiali a farsi carico di un'ottantina di profughi in arrivo dal Nord Africa.

A Lampedusa il numero degli stranieri supera ormai quello dei residenti. Uno stato di fatto che ha spinto il Governo, tramite il ministro dell’Interno Roberto Maroni, a raggiungere un accordo con le Regioni per l’accoglienza di un massimo di 50mila profughi.
“Brescia insieme alla Caritas nazionale si era già allertata -  ha dichiarato Giorgio Cotelli, direttore della Caritas bresciana - e pur non potendo contare su grandi risorse ha comunicato la disponibilità ad accogliere da subito una trentina di profughi, con la possibilità di garantirne altri cinquantaâ€.
 
“Il problema è che ad oggi (mercoledì 23 marzo, ndr.) dal Viminale non è ancora giunto alcun tipo di riscontro - afferma Cotelli -. Indicazioni precise mancano anche in merito al tipo di intervento che sarà richiesto alla Caritas che accoglieranno i profughi. Sappiamo di dover garantire loro un pasto, un letto e un tetto sulla testa, ma non sappiamo nulla sulla tipologia di profughi che potrà arrivare ne quale potrà essere il tipo di accompagnamento richiesto e soprattutto, in caso di numeri ingenti, su quali strutture potremo contareâ€.
 
Ma dove potranno essere ospitati a Brescia i profughi che le “saranno assegnati�
“Nella ricerca della disponibilità – risponde il diacono Cotelli - ho fatto riferimento alla rete capillare delle Caritas parrocchiali. Pur avendo difficoltà a immaginare oggi dove e queste persone saranno fisicamente accolte, posso assicurare che non saranno accolte in un unico grande centro. È ipotizzabile invece una distribuzione capillare sul territorio diocesano dei profughi che arriveranno a Bresciaâ€.
 
La disponibilità messa sul tavolo dalla Caritas bresciana non sarà, purtroppo, senza conseguenze. “Garantire un aiuto a quella che è realmente l’emergenza di questo tempo - conclude Cotelli - ci costringerà a rivedere quelle che sono le nostre azioni sul territorio perché le nostre risorse non sono illimitate. Abbiamo, comunque, piena fiducia nell’opera di coordinamento che Caritas Italia ha dichiarato di volere assumere nella gestione di una parte considerevole  di questa tragica emergenza umanitariaâ€.
 
Caritas Diocesana Brescia lancia un appello per una raccolta fondi a sostegno di quanto già messo in campo dalla rete internazionale Caritas.
 
Per sostenere gli interventi in corso (causale “Emergenza Nord Africa 2011")
- c/c postale n° 10510253 intestato a Caritas Bresciana
- c/c bancario intestato a Diocesi di Brescia - Ufficio Caritas presso UBI Banco di Brescia - agenzia 5, IBAN: IT 12 K 03500 11205 00000000705
- c/c bancario intestato a Fondazione Opera Caritas San Martino - ramo Onlus presso Banca Prossima, IBAN: IT 29 G 03359 01600 100000002695
Effettuando il versamento tramite c/c bancario alla Fondazione Opera Caritas San Martino - ramo Onlus, l’importo sarà deducibile, per effetto dell’art. 1 D.L. 35 del 2005, dalla dichiarazione dei redditi
 
 
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