Conoscere per agire
di val.

Studenti «indagati» per valutare le dinamiche comportamentali nei confronti delle sostanze stupefacenti e delle tecnologie informatiche.

Come obiettivo quello di individuare alcune strategie di contrasto all'utilizzo di sostanze stupefacenti e all'assuefazone da tecnologie informatiche. Iniziative attuabili in ambito locale.
Fra queste anche un incontro con i responsabili della Polizia postale che avverrĂ  verso la fine di marzo.
E’ quanto è stato fatto nei mesi scorsi a Vobarno, attuando un progetto di ricerca che non ha eguali in tutta la provincia.
 
Due "filoni" d'indagine
Quale rapporto hanno i ragazzi con alcool e sostanze stupefacenti?
Quanto e come utilizzano telefonino e internet (Facebook e altri social network)?
Questi i “filoni” d’indagine sviluppati in un questionario di 30 domande somministrato a 324 soggetti (176 maschi e 148 femmine) di età compresa fra i 12 e i 16 anni, che l’anno scorso frequentavanola scuola secondaria di primo grado (scuola media) ed il biennio della scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore) nei vari istituti di Vobarno, Salò, Idro, Villanuova sul Clisi e Roè Volciano.
 
Interesse comune
La proposta è arrivata dall’assessorato alle Politiche scolastiche del Comune valsabbino retto dal prof. Valeriano Buffoli, che per l’occasione si è affidato all’esperienza del prof Carlo Alberto Romano, docente di criminologia presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Brescia.
Sul territorio si sono impegnati la Cooperativa di Servizi sociali Area, le scuole presso le quali i dati sono stati raccolti e il progetto Incipit che ogni anno viene finanziato dalla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella.
 
Le sostanze
Ad emergere, declinato in una serie infinita di dati, uno spaccato oltremodo interessante che ci mostra degli adolescenti in gran parte abituati ad avere a che fare con sostanze alcoliche e droga: già in prima media la percentuale di coloro che dichiarano di aver provato sostanze alcoliche è del 65% per i maschi e del 34 per le femmine; il campione nel suo complesso dichiara di aver provato sostanze stupefacenti nel 5,56% dei casi, ma sono il più del 40% coloro che conoscono persone che ne fanno uso.
Rincuorante il fatto che piĂą del 70% dichiari di essere a conoscenza delle difficoltĂ  a smettere di utilizzare certe sostanze.
 
Internet
Poi c’è il capitolo Internet e tecnologie per la comunicazione.
Quasi tutti utilizzano il computer, quasi la metĂ  fra una e tre ore al giorno, per lo piĂą per navigare in internet, dove si scarica anche materiale utile per la scuola, musica e film, ma soprattutto si utilizzano i social network come facebook e le chat.
Colpisce il fatto che solo per il 12% dichiarino di essere controllati “spesso” e per il 5% “sempre” dai genitori quando sono davanti allo schermo.
 
Il 60% di loro dichiara che almeno una volta è entrato in contatto direttamente con degli sconosciuti. Il 93% del campione possiede un telefono cellulare che utilizza per telefonare, messaggiare e anhce navigare in internet.
 
Dalla ricerca, nel complesso, è emerso che la prevenzione dell’abuso di sostanze (legali o illegali) e della dipendenza (anche da computer), si può ottenere solo attrraverso atteggiamenti culturali diffusi nella società e l’attivazione di prassi educative adeguate.
Tocca a tutti insomma porvi rimedio: amministrazioni, scuole e famiglie.
 
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