Bufo bufo cerca amici
Servono volontari per tutelare il transito degli anfibi che ad ogni anticipo di primavera scendono dalla montagna per depositare uova nell'Eridio.

Uno studio sul campo effettuato qualche anno fa ha dimostrato che il passaggio di una media di sole cinque automobili ogni 15 minuti lungo una strada a rischio può in breve tempo uccidere oltre il 20% di una popolazione di rospi comuni in migrazione verso un sito riproduttivo.
È esattamente quello che accade da molti decenni in decine di aree del nostro Paese; e ciò che si cerca di evitare con decine di edizioni locali del «Progetto rospi»: una campagna di rilevanza nazionale che cerca di salvare il salvabile di una classe di animali, gli anfibi, in crollo verticale un po' in tutto il pianeta.
 
Succede da molti anni (in modo organico dal 1993) anche a Idro, in quell'«Area di rilevanza erpetologica» la quale custodisce, oltre a molte altre specie, una delle più ricche popolazioni italiane di Bufo bufo che, grazie al lavoro dei volontari (sempre meno numerosi) e nonostante le tutele legislative siano rimaste finora essenzialmente sulla carta (l'ultima è la legge regionale 10 del 2008), viene considerata ancora in condizioni di stabilità: le ultime stime la valutano in circa 8.000 esemplari.
 
Fattori ambientali locali e generali da valutare approfonditamente e un elemento invece certissimo - la morte di moltissimi esemplari schiacciati dai veicoli in transito - continuano comunque a minacciare anche i rospi comuni che abitano la sponda orografica sinistra del lago, e che probabilmente raggiungono l'Eridio per riprodursi scendendo addirittura dai boschi verso Capovalle.
E per tappare la falla, tra poche settimane i volontari (guardie ecologiche e membri di associazioni animaliste e ambientaliste) riprenderanno a pattugliare di notte la strada comunale Crone-Vesta, anticipando la migrazione con la posa di teli temporanei di plastica che, collegati ai 300 metri di barriere fisse installati nel 1998, aiuteranno a convogliare una parte degli animali verso alcuni sottopassi stradali che collegano il bosco al lago.
 
Lo faranno confidando anche nell'«attenzione» suggerita da una importante modifica del Codice della strada risalente all'anno scorso, e che prevede per gli automobilisti l'obbligo di soccorso nei confronti di eventuali animali protetti investiti: i rospi lo sono (insieme ai siti riproduttivi utilizzati dalla specie), e per chi non rispetta la norma sono previste sanzioni salate; per centinaia di euro.
Inutile dire che entrambe le operazioni hanno bisogno di tanti collaboratori, e se qualcuno volesse farsi avanti, partecipando a una esperienza sul campo molto speciale, i recapiti telefonici sono i seguenti: la coordinatrice Tineke risponde al 333-6394776 (e-mail: paolo.tineke@tin.it), e c'è anche Roberto Fasolo al 335-6614012.
 
Paolo Baldi da Bresciaoggi.it
110228Bufo.jpg