Lavoro tra legge e contratto
Una tavola rotonda promossa dal Rotary Valle Sabbia con il presidente di Federmeccanica Pier Luigi Ceccardi e il presidente di Federacciai Giuseppe Pasini.

Una interessante tavola rotonda è stata promossa dal Rotary Valle Sabbia sul tema del lavoro in questo momento così difficile per le relazioni industriali, in particolare per il settore meccanico, al termine della vertenza Fiat e con risvolti significativi anche nel contesto bresciano e valsabbino.

A discuterne introdotti da Pierdomenico Dall’Era, presidente del sodalizio valsabbino e coordinati dal socio Luigi Salvini, amministratore della Unicom, Pier Luigi Ceccardi, presidente di Federmeccanica e Giuseppe Pasini, presidente di Federacciai.

Pasini, odolese, è ben conosciuto in valle per i successi dell’azienda di famiglia, la Feralpi, Pier Luigi Ceccardi, invece, è Presidente della Raccorderie Metalliche di Mantova, azienda leader nazionale nelle raccorderie, da lui fondata nel 1970, con quasi 300 dipendenti e un fatturato di 80 milioni di Euro, il 64% del quale proveniente da 60 mercati esteri. Presidente dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Mantova nel quadriennio 2002-2006, già vice presidente di Federmeccanica nel 2004, dall'ottobre 2005 è presidente di Cometa, il fondo pensione per i lavoratori dell'industria metalmeccanica con circa 500.000 iscritti e un patrimonio gestito di 5 miliardi di euro. Siede fra gli altri nei CdA di Unicredit Corporate e del Sole 24 Ore.

Un intervento il suo di grande spessore e a tutto campo mitigato però da un fare assolutamente umile, segreto appreso probabilmente in anni di serrate trattative sindacali. Entrambi i relatori hanno espresso un giudizio positivo per la posizione di Marchionne che ha dato "una scossa" al nostro sistema delle relazioni sindacali con un risultato tutt'altro che scontato e ancora tutto da verificare sul piano reale. Un prudente ottimismo invece quello espresso sul futuro del settore meccanico, che ha saputo far fronte fino ad ora con proprie risorse alla cassa integrazione ordinaria e che percepisce qualche "profumo" di ripresa soprattutto per quelle aziende che riescono a vendere all'estero. Solo il 15% però la media delle esportazioni delle aziende associate a Federmeccanica che è associazione di secondo livello, essendo le aziende iscritte tramite l’Associazione Industriali locale.

Ben palesato anche lo scontro con la Fiom unica sigla che ha rifiutato la firma e che rappresenta secondo i relatori anche per la Cgil una spada di Damocle con i suoi 363.000 iscritti, una realtà dalla quale non si può prescindere, almenochè le correnti minoritarie in Fiom (che già contano sul 27% degli iscritti) non riescano a prevalere nell'ambito della strategia sindacale. Molti gli interventi degli imprenditori e dei professionisti presenti che non hanno risparmiato osservazioni e critiche. Un dissenso tra i due interventi sul tema della rappresentanza sindacale all’interno dei boards aziendali. Pasini forte dell’esperienza tedesca dove opera con aziende proprie ormai da decenni ritiene lo strumento efficace, almeno in quel contesto. Ceccardi invece sostiene che contrariamente alla Germania noi non abbiamo un sistema paese che funziona e non abbiamo neppure un senso civico e di appartenenza patriottica come si respira in Germania, quindi il rischio è che questo strumento da noi divenga unicamente occasione di ulteriori scontri e tensioni di tipo politico e ideologico.

Nella foto il presidente del Rotary Valle Sabbia Pierdomenico Dall’Era, il presidente di Federacciai Giuseppe Pasini e il presidente di Federmeccanica Pierluigi Ceccardi

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