A ciascuno il suo
In merito all'articolo da noi pubblicato sui controlli e gli arresti operati a Gavardo, il sindaco Vezzola ritiene doverose alcune precisazioni. Pubblichiamo volentieri.

 
Gentile Direttore,
 
in merito all’articolo “Nuovo comandante all’opera” pubblicato in settimana sono a chiederLe la possibilità di precisare come il sequestro dell’appartamento in centro storico e l’arresto dei due clandestini, così come i controlli svolti nei locali notturni e nelle sale gioco, siano avvenuti grazie alla piena ed indispensabile collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e segnatamente con la Stazione di Gavardo guidata dal Luogotenente Capelli Enrico.
 
Desidero inoltre sottolineare che i rapporti con la Stazione di Gavardo sono sempre stati improntati alla più leale collaborazione e, dal mio insediamento nel giugno 2009, ho sempre registrato il puntuale interessamento del Comandante di Stazione alle vicende che potevano concretizzarsi in un supporto dell’Arma alle attività della Polizia Locale.
 
Tanto era dovuto per dovere di verità anche per non prendersi meriti personali che sono il frutto, invece, di competente capacità di contrasto alla commissione di reati e di controllo del territorio nel quale sia la Polizia Locale, sia le altre Forze dell’ordine giocano un ruolo essenziale.
 
Il Sindaco di Gavardo
Emanuele Vezzola

Era stato il quotidiano Bresciaoggi a prendere per buono l'intero comunicato stampa inoltrato dall'Amministrazione comunale gavardese.
Noi di Vallesabbianews, ad onor del vero, avevamo già segnalato che gli arresti e la denuncia di cui si scrive fossero stati operati direttamente dai Carabinieri.
Precisazione per precisazione: nello stesso articolo, fidandoci dello stesso comunicato, abbiamo scritto del sequestro di un appartamento che invece non era avvenuto, nè poteva essere eseguito dagli agenti di polizia Locale, dato che ad agire erano stati i Carabinieri.
Ci scusiamo con i lettori per non aver verificato anche quel particolare.
Tanto dovevamo a chi ci legge.
Ubaldo Vallini
 
zLettere.jpg