Si prospetta una vera e propria rivoluzione nellâattivitĂ di raccolta dei rifiuti sul comune di Gavardo. Entro la fine dellâanno in corso sarĂ interamente ridefinita la modalitĂ con la quale la popolazione gavardese dovrĂ smaltire i rifiuti prodotti. In pratica ai normali cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani (rsu), verrĂ applicata una calotta che permetterĂ di inserire soltanto sacchetti della portata di 15 litri per volta. Questa bussola non sarĂ sempre aperta, ma si aprirĂ soltanto utilizzando la Carta regionale dei servizi (la stessa che vale come tessera sanitaria) che successivamente memorizzerĂ il conferimento e aggiornerĂ la situazione di questa o quellâaltra famiglia gavardese.
Oltre il 65% di differenziata
Lâobiettivo è quello di aumentare cosĂŹ la raccolta differenziata, attualmente ferma al 38%, in modo da raggiungere (e anche superare) il 65% entro il 2012, come stabilito dallâUnione europea. Se tale obiettivo non verrĂ raggiunto sono previste per i comuni delle sanzioni che ricadrebbero sulle bollette dei cittadini, aumentandole notevolmente, quasi raddoppiandole.
Già alcuni comuni della nostra provincia hanno adottato questo sistema, ad esempio Capriano del Colle, dove si è recata per approfondire il tema la commissione Ambiente del comune di Gavardo, vedendo raddoppiarsi in poco piÚ di due mesi la raccolta differenziata.
Ă soprattutto una questione culturale ed educativa. âOggi nelle nostre pattumiere finiscono molti rifiuti che in futuro finiranno nei bidoncini della differenziata â spiega lâassessore di partita Guido Grumi â. E proprio in futuro, per le famiglie virtuose, che differenziano in maniera adeguata, la bolletta sarĂ destinata ad abbassarsiâ. Anche questo per un motivo ben preciso: âOggi â prosegue Grumi â i comuni pagano dazio per smaltire gli rsu e ricevono invece denaro per il conferimento di materiali riciclabili. Se il secondo aspetto crescesse, aumentando quindi il guadagno comunale e il primo scendesse, diminuendo le spese, è chiaro che il comune potrebbe avviare unâazione di abbattimento dei costi nei confronti dei cittadiniâ.
Vietato però fare i furbi: lâutilizzo della tessera sanitaria permette di registrare, per ogni famiglia, i conferimenti al cassonetto. âOgni situazione anomala (pochissimi o troppi conferimenti) â specifica lâassessore â verrĂ vagliata e gestita singolarmente. Dâaltra parte non câè nulla di cui avere paura. Con questo metodo sicuramente non si pagherĂ di piĂš, molto probabilmente si pagherĂ di meno e avremo tutelato lâambiente come merita, educando la nostra comunitĂ alla raccolta differenziataâ.
Indispensabile la collaborazione dei cittadini
Il primo passo fatto dallâamministrazione comunale, dopo che la giunta ha approvato questa innovazione, è stato quello di creare sul territorio comunale 60 mini isole ecologiche, allâinterno delle quali trovano spazio tutti i cassonetti della differenziata (vetro, carta, plastica, umido, RSU) ed eliminando i cassonetti isolati. Questo permetterĂ , fra lâaltro, alle famiglie di poter conferire i rifiuti della differenziata in un unico bidone, visto che poi i cassonetti allâinterno dei quali andranno smistati sono posizionati uno accanto allâaltro.
Ma ogni sistema nuovo va anche abbondantemente spiegato e illustrato. âNei prossimi mesi â promette Grumi â è in programma una serie di incontri pubblici, via per via, ai quali sarĂ invitata la popolazione per spiegare nel dettaglio come funziona la nuova modalitĂ di conferimento rifiuti. A questi incontri si aggiungeranno depliant illustrativi e azioni di educazione mirata nelle scuole del territorio, al fine di raggiungere tutte le famiglieâ.
Fin da ora risulta essere indispensabile la collaborazione di tutti i cittadini in questa azione, in uno spirito positivo, votato non solo alla potenziale riduzione della bolletta, ma anche e soprattutto allo stimolo che ci deve essere proprio della salvaguardia delle risorse naturali del nostro territorio. Parallelamente si inaspriranno le sanzioni e verrĂ usato il pugno di ferro nei confronti di coloro che trasgrediranno a queste indicazioni e che, con il loro comportamento negativo, rischiano di inficiare il lavoro di unâintera comunitĂ .