Sogni e utopie incontrano la politica
di Aldo Vaglia

Al convegno proprosto al Polivalente di Idro da Valle Sabbia Solidale, sono emerse idee ed esperienzempresa nel settore dell’agricoltura con particolare attenzione a donne e giovani.

 
La provincia con due assessori, la valle con il suo presidente, la Coldiretti, l’associazione delle donne imprenditrici, hanno contribuito con interventi centrati sui problemi, dimostrazione di conoscenza dei temi trattati, a rendere interessante il convegno organizzato da Valle Sabbia Solidale che si è tenuto a Idro nella sala del polivalente sabato 29 gennaio 2011.
 
L’argomento di attualità che travalica i confini nazionali riguardava l’imprenditoria agricola con principale riguardo per le donne e i giovani.
L’intervento del presidente della Comunità, incentrato sull’organizzazione del mondo agricolo fino a considerare una possibile istituzione di una società sul modello di quella che oggi gestisce i servizi e che trova consensi oltre i comuni della valle, ha specificato che la risorsa agricoltura, un insieme di piccole imprese che fanno sistema, va oltre la sua funzione originaria e in montagna diventa presidio di qualità e difesa del territorio.
 
L’occupazione ed il lavoro dei giovani, il tema affrontato dall’assessore Bontempi che non ha risparmiato critiche al sistema creditizio, salvando solo le casse rurali, e a certi modi furbeschi di fare impresa, con occhio solo al profitto immediato.
Considerato che la valle dovrà mantenere e sviluppare la sua prevalente attività manifatturiera, nel pensare a una diversificazione dell’economia non si potrà tener conto solo dei servizi, ma anche di imprese che operano in campo agricolo.
 
Incentrato sulle legislazione e i piani di sviluppo l’intervento dell’assessore provinciale all’agricoltura, che sull’esempio dei francesi ribadisce che oltre a produrre si deve essere in grado di vendere non solo il prodotto, ma il territorio nel suo insieme.
Lo stimolo alle ragazze e ai giovani a fare impresa è venuto dall’imprenditrice Gandolfi della camera di commercio, perché le soddisfazioni che si ricavano ripagano il rischio e l’impegno profusi. Sviluppare la creatività e cogliere le opportunità è il consiglio che si sente di dare la rappresentante dell’imprenditorialità femminile.
 
Ha chiuso gli interventi politici il presidente della Coldiretti che illustrando la situazione Bresciana dell’agricoltura con tanti problemi, ma con grandi quantità e qualità, ha specificato che: la nostra agricoltura prevalentemente indirizzata alla zootecnia da latte e alla suinicoltura deve cambiare la sua strategia e diversificare, in attività che vanno dagli agriturismi, all’olivicoltura, alla commercializzazione diretta dei prodotti, all’enogastronomia alla tutela del territorio.
Un occhio attento deve essere posto alla speculazione, soprattutto per quanto riguarda le energie rinnovabili, che se non finalizzate alla produzione agricola rischiano di sottrarre risorse.
 
E infine i sogni con qualche utopia.
Quello di Jacopo, in gran parte realizzato, che ad Auro fra Casto e Mura ha coinvolto tutta la famiglia, nella stalla e l’agriturismo, con progetti di allargamento della stalla perché essa diventi anche didattica, raccontato con candore dalla figlia Valentina.
Oppure quello di Elisa che dopo la laurea ha acquistato una tenuta in Degagna per trasformarla in azienda ortofrutticola.
E che dire del giovane Michele (ragioniere) che ha raccolto l’eredità del padre nell’azienda per la produzione del Bagoss, o di Roberto che con il suo allevamento di capre e con i cavalli tenta un’avventura in quel di Treviso?
 
Queste esperienze, messe a confronto con la politica, sono state l’originalità ed il merito del convegno, molto partecipato e bene organizzato da Valle Sabbia Solidale.
 
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