Si avvicina il «Click day»
di Ali Stati

Flussi migratori, nuovo decreto. Interessante l'opinione espressa da un immigrato che ha scelto da anni di vivere in Valle Sabbia, a Villanuova.

 
Un altro massacro socio-economico a danno degli stranieri in Italia; arriva il nuovo decreto flussi dopo due anni di pausa.
Un provvedimento a dire poco umiliante e contraddittorio.
Apre davanti agli immigrati uno spiraglio di speranza dagli esiti incerti.
 
Non si è ancora usciti dalla confusione creata dal decreto flussi del 2007, del 2008 e dalla mini sanatoria di settembre 2009 che ha visto coinvolta una sola categoria dei lavoratori stranieri in Italia, cioè la categoria dei lavoratori domestici, colf e badanti.
Ed eccoci di nuova alle prese con un altra bidonata.
 
Fonte inesauribile di fondi
Non sembra, ma questo governo ha scoperto una fonte inesauribile di fondi sfruttando la politica delle quote che regola i flussi dei lavoratori stranieri in Italia.
Non riesce a resistere alla tentazione di sfornarne ancora un altro, anche in assenza di bisogno di lavoratori.
Altrimenti, non riesco a capire l'utilità di un decreto flussi che aprirà le frontiere a un numero enorme di mano d'opera straniera in presenza di un numero record di disoccupati e cassintegrati italiani e stranieri.
 
Se io fossi italiano...
A pochi giorni dal click day, se io fossi italiano, mi domanderei:
“Ma perché non c'è un posto per me? Sono italiano e sono disoccupato dopo una lunga sosta in cassa integrazione. Perché non posso averlo io un posto di lavoro quando il mio governo sta aprendo le porte a 800 mila lavoratori stranieri?
 
Li vogliamo noi, italiani, quei posti di lavoro.
E se ritenete che sono posti di lavoro adatti agli stranieri, ve li presento io 800 mila stranieri disoccupati che vivono regolarmente, per il momento, in Italia.
E se proprio li volete da regolarizzare per la prima volta, “prima immatricolazione”, ve ne posso presentare anche il doppio di clandestini chi vivono in Italia: chi per scelta e chi per caduta nella clandestinità a causa di perdita del posto di lavoro.
 
Lo sapete o no?
Alle probabile vittime future di questo nuovo decreto flussi voglio dire questo: domandatevi che fine hanno fatto quelli prima di voi.
Domandatevi quanti soldi hanno speso per correre dietro ad un'illusione.
Sappiate che l’80% degli stranieri sono assunti da altri stranieri, oppure da italiani, ma solo a pagamento.
Sappiate che l'unica garanzia che avete è quella di essere espulsi se perdete il lavoro.
 
Sappiate che c'è la Bossi Fini.
Sappiate che ci sono ordinanze di Gentilini, Vezzola e Lancini.
Sappiate che c'è Bossi, Maroni, Calderoli, Castelli, Borghezi, Gentilini... che odiano senza distinzione di razza, ma di provenienza.
Sappiate che Maroni non vede l'ora di lanciare l'apertura di un nuovo decreto flussi.
Sappiate che lo stesso Maroni non vede l'ora di andare in televisione per cantare vittoria.
Sappiate che per Maroni un alto numero di clandestini arrestati ed espulsi è sempre una vittoria.
 
Sappiate che a Gavardo hanno tolto le panche perché usate da stranieri.
Sappiate che ad Adro chiamano scandalo l'aiuto da parte di un privato agli alunni figli di stranieri.
Sappiate che essere straniero è il migliore requisiti per fare parte sella lista rossa in molti comuni.
Sappiate che sarete tutti colpevoli fino a prova contraria.
Sappiate che siete soggetti a controlli sempre ed ovunque; per strada al parco al bar al supermercato in macchina e perfino dentro casa.
 
Sappiate che i vostri figli possono nascere, studiare, respirare, mangiare, sognare.... ma non possono pensare di essere italiani.
Sappiate che sarete chiamati per nazionalità e non con i vostri nomi.
Sappiate che la prima pagina dei quotidiani e sempre vostra se uno straniero commette un reato.
Sappiate che gli spazzi si restringono sempre di più se ci sono notizie chi vi riguardano.
Sappiate che i doveri sono doppi, ma i diritti sono tutti da elemosinare.
Sappiate che se un leghista vi guarda in faccia è perché non sa dove guardare.
 
Sappiate che nonostante tutto questo paese lo potreste anche amare.
 
 
Ali Stati
 
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