Dote scuola ridotta il prossimo anno
di red.

Nell’anno scolastico 2011-12 i contributi della Regione Lombardia subiranno una diminuzioni per i tagli imposti dalla manovra finanziaria.

L’importo della dote scuola di Regione Lombardia non verrà toccata per l’anno scolastico in corso, ma subirà un ridimensionamento per il prossimo anno a causa dei tagli imposti dalla manovra finanziaria. È quanto stabilito in giunta, su proposta dell’assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro Gianni Rossoni, in un documento che fissa modalità e criteri di assegnazione per la dote scuola del 2011-12. I tagli alla dote per il prossimo anno riguarderanno sia il “buono scuola” sia il sostegno al reddito, mentre resteranno invariati i fondi per gli studenti disabili, quelli meritevoli e i corsi di formazione professionale.

Per quanto riguarda il “buono scuola” (ovvero il contributo per la libera scelta sul tipo di istituto) il ridimensionamento riguarderà innanzitutto il tetto di reddito per l’accesso al contributo, che passa da 46mila a 30mila euro. Le famiglie con un reddito superiore a 30mila euro, in pratica, non potranno più avere accesso al “buono scuola”. Economicamente, l’importo passa poi da un massimo di 1.050 euro a un valore fisso che va da 450 a 900 euro. Per quanto riguarda il sostegno al reddito, si passa invece da un minimo di 60 a un massimo di 190 euro a seconda della scuola e del reddito (Isee inferiore a 15.458 euro in ogni caso). Nell'anno 2010-2011 sono stati invece compresi tra 120 e 320 euro a seconda della scuola (sempre con lo stesso limite di reddito Isee).

“La manovra del governo – ha spiegato il presidente della Lombardia Roberto Formigoni – ci obbliga a operare dei tagli anche in questo settore, ma in ogni caso confermiamo l’impianto fondamentale di questo importantissimo strumento di sostegno alle famiglie, con cui garantiamo contributi a oltre 300mila ragazzi, pari al 30 per cento della popolazione scolastica. La dote scuola viene garantita comunque all’inizio dell’anno scolastico, per cui i nuovi criteri di assegnazione non toccheranno l’anno in corso, ma solo il prossimo, 2011-2012”.

Sul ridimensionamento della dote è intervenuto anche il gruppo consiliare del Pd, con Sara Valmaggi e Fabio Pizzul che hanno chiesto “quali siano le conseguenze di questi tagli sul diritto allo studio, perché la voce di bilancio risulta sostanzialmente azzerata. I tagli orizzontali del governo – proseguono i consiglieri – hanno colpito in maniera indiscriminata anche le nostre scuole più virtuose. In un momento di grandi ristrettezze economiche potrebbe essere condivisibile la scelta di tutelare le famiglie in difficoltà, ma si è persa l’occasione per rivedere completamente il metodo di finanziamento del sistema formativo e l’intero strumento della dote scuola”.

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