Tre anni di divieto per aole e carpioni
di red.

Si va verso una moratoria della pesca per tre anni sul Garda per le due specie di fauna ittica a rischio estinzione.

Le aole e il carpione del Garda sono a rischio estinzione e le tre Provincie che si affacciano sul lago stanno per prendere dei provvedimenti importanti per la salvaguardia di queste due specie.

In discussione c’è il regolamento sulla pesca nel Benaco e fra i provvedimenti ci sarà una moratoria di tre anni nella pesca di alborella (le più note aole) e di carpione, un raro salmonide presente sono nel Garda.
Dopo l’incontro della scorsa settimana a cui hanno preso parte l’assessore Alessandro Sala per la Provincia di Brescia e Ivano Confortini per quella di Verona, visto che i tentativi di riproduzione e ripopolamento non hanno ancora dato risultati tali da scongiurare il pericolo estinzione, è stata presa la decisione di fermare la pesca a questi due specie di pesci per tre anni. Il provvedimento dovrebbe essere adottato dalla singole amministrazione entro la fine di gennaio.

Fino agli anni 60 si pescavano sul Garda fino a 40 tonnellate annue di carpioni. Nel 2003 il pescato era già sceso a soli 372 chili. Un calo drammatico. Nonostante i due periodi annui di divieto, e visti che i tentativi di riprodurre e accrescere i carpioni in ambiente artificiale nell'incubatoio di Desenzano non hanno dato esito positivo, per scongiurare la scomparsa della specie si deve ricorrere al divieto assoluto.

Lo stesso vale per le alborelle: si è passati dai 1.300 quintali annui pescati (la media fino agli anni '80), ai 900 quintali dei primi anni '90, poi gli 84 quintali del 1996, ai 22 quintali del 2001 e addirittura ai 3,5 quintali del 2003. Fra le cause i mutamenti ambientali, per l’alborella anche le modifiche dell’habitat costiero dove depone le uova, e l’inquinamento.

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