Bloccati al buio sul ghiaccio
di val.

Due escursionisti si sono trovati in forte difficoltŕ questa domenica sera al Gaver, riuscendo a scendere da una cascata di ghiaccio solo dopo la mezzanotte.

 
Si sono trovati in difficoltà su una parte di ghiaccio, quella che si innalza al posto di una cascata d’acqua dietro la Casa del Soldato fra Valle Dorizzo e il Gaver.
Per dare loro una mano ad uscire dai guai si stavano muovendo anche gli uomini del Soccorso alpino della Valle Sabbia, ma alla fine ce l’hanno fatta da soli, raggiungendo la base della cascata di ghiaccio che però era già passata la mezzanotte.
 
L’allarme è scattato intorno alle 21 di ieri a Brescia dove la coppia risiede.
Lui 44 anni, lei 22, entrambi con la passione per la montagna e le arrampicate.
A segnalare l’anomalia del mancato rientro i genitori che si sono rivolti ai carabinieri cittadini: “Al cellulare non rispondono, ci hanno detto che avrebbero raggiunto il Gaver per fare una delle loro gite e poi non abbiamo saputo più nulla”.
 
Tempo un quarto d’ora e del problema sono stati investiti i colleghi di Bagolino che si sono subito messi sulle loro tracce.
Con qualche difficoltà, visto che all’inizio non sapevano con certezza neppure con che tipo di automobile i due avessero raggiunto la Valle del Caffaro.
Potevano essere ovunque.
 
Poi l’illuminazione, nel senso della torcia elettrica, notata dalla strada ancora intorno alle 19 da occhi esperti del luogo, consapevoli della presenza di una cascata di ghiaccio fra quegli abeti.
Così, quando i carabinieri hanno cominciato a chiedere in giro è stato facile fare due più due e andarli a cercare proprio lì, dov’erano.
 
Sul posto, oltre ai carabinieri, con l’obiettivo di riportarli alla svelta al caldo è intervenuta insieme ai Vigili del Fuoco anche la squadra bagossa del Soccorso Alpino della valle Sabbia, mentre i colleghi partivano con mezzi ed attrezzatura dal Centro operativo di Agnosine.
Per fortuna tutto si è risolto per il meglio e la coppia di esperti rocciatori, seppur in forte ritardo, sono riusciti a scendere da soli, sono risaliti in auto e si sono diretti verso casa.
 
A quanto ci è dato di sapere, al momento di rientrare si sarebbero trovati in difficoltà con le corde e sono stati costretti a fare calate di 15 metri ciascuna in luogo delle solite di 50 metri, accumulando così il forte ritardo sulla normale tabella di marcia.
 
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