Novità per la spesa
di Ubaldo Vallini

Banditi i sacchetti di plastica, utilizzabili ma solo fino ad esaurimento scorte, l’occasione buona per andare oltre l’usa e getta.

 
Con il primo gennaio 2011 è entrato in vigore il divieto di commercializzare i sacchetti di plastica e viene data agli esercizi commerciali la possibilità di esaurire le scorte a titolo gratuito per il cliente.
 
Per il resto si brancola ancora nel buio considerata la mancata emanazione di decreti attuativi o di circolari informative che definiscano l'applicazione di eventuali sanzioni, i comparti del commercio che verranno interessati dal provvedimento, quali tipologie di sacchetto sono bandite e, se per sacchetti biodegradabili si intendano esclusivamente quelli  che rispondono ai requisiti di biodegradabilità e compostabilità definiti dalla norma UNI EN 13432.
 
In attesa di capire meglio cosa succederà restano quanto mai valida l’idea che si possa portare a fare la spesa “La sporta”, com’era d’uso normalmente qualche decennio fa, prima che l’abitudicne al sacchetto di plastica buono per tutti gli usi modificasse radicalmente la semplice attività quotidiana dell’andare in negozio.
Abbiamo sprecato e fatto le cicale per quasi 50 anni comprando oltre il necessario, adescati dalle sirene del marketing al servizio di quell'economia che doveva crescere vendendo sempre più beni: adesso non possiamo pretendere che non ci venga presentato il conto.
 
L’industria dell’insacchettamento non starà certo con le mani in mano e il rischio è che il sacchetto di plastica venga semplicemente sostituito con uno di materiale riciclabile, che comunque sarebbe uno spreco di risorse.
Tocca a noi, a tutti noi, approfittare di questo momento per riabituarci ad utilizzare contenitori riutilizzabili decine, centinaia o migliaia di volte.
La vecchia “sporta” appunto.
 
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