Ottorino Garosio, memorie visive
di red.

Sabato a Lavenone l’inaugurazione della mostra allestita dall’Associazione Artisti Valsabbini per ricordare il trentennale della scomparsa di uno fra i pi apprezzati pittori della valle.

Il 3 novembre 1980 moriva il pittore Ottorino Garosio, artista che, più di ogni altro, ha impresso nelle proprie opere la vita, il lavoro e le tradizioni della Valle Sabbia, trasmettendoci una memoria visiva del secolo passato.
E proprio “Memorie visive” è il titolo della mostra con opere appartenenti a collezioni private, alcune inedite, che l'Associazione Artisti Valsabbini ha allestito presso la casa comunale di Lavenone, visitabile dal 27 novembre all’8 dicembre.

La mostra, coordinata dal presidente dell’Associazione Artisti Valsabbini, si compone di quadri che spaziano dagli anni ’30 agli anni ’70, scelti a rappresentare il proprio personale ricordo dell'artista e prendendo a riferimento un documento dattiloscritto, datato 9 marzo 1969 che riporta la descrizione dell'incontro fra l'artista e gli studenti dell'istituto desenzanese di ragioneria, in occasione dell'esposizione personale tenuta in quell'anno presso la galleria “La cornice”.

Disse l’artista: “Ma, io sono qui con i miei quadri ed è tutto. Le parole che piacciono di più alla gente, le parole dette in modo leggero, ordinato e pulito, non sono per il mio carattere e dico punto.”
“Se noi non dovessimo raccontare le cose che vediamo per le strade, le figure all'osteria o contro i muri delle case, i giorni di neve o quando i prati odorano di menta; la memoria, che tradisce un po’ tutti, non basterebbe a restituirci le immagini che più amiamo ricordare. Eccomi qui ancora una volta ad esporre la memoria dei miei giorni e di quelli degli altri. Io vado avanti con il mio racconto che è sempre scavato nella vita di ieri. Spesso il racconto mi commuove e lo dico a chi in quel momento mi è vicino, ma la cosa ai più non interessa; il pittore deve rimanere tribolato e solo, a condurre alla tela le sue mani che a volte pesano come una montagna”.

La mostra sarà inaugurata sabato 27 alle 15 e sarà visitabile fino all’8 dicembre con i seguenti orari: feriali dalle 16 alle 19, il sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20.

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