L’importante è provarci
Il Gsp Casto, squadra ancora da rodare, incassa una netta sconfitta in casa contro le ragazze del S. Zenone Ronco.

Gsp Casto - S. Zenone Ronco 0 - 5
Gsp Casto: Rosita Pace, Rosangela Pirlo, Pellegrini Michela, Pellegrini Monia, Deborah Paini, Rossana Martinelli, Pellegrini Katuscia
A disposizione: Sara Camici, Michela Podavini, Manuela Prandini, Marzia Corli, Romina Haller

“Il Sabato tornerò sempre a casa senza un filo di voce, con i palmi indolenziti ed arrossati per i battimani, stanca... forse delusa per la sconfitta... ma la gioia di esser stata a bordo di quel campo mi ripaga di tutto! In ogni categoria... ogni stadio... anche il più piccolo... solo chi l'ha provato può capire”.

Nonostante la deludente prestazione delle ragazze del Gsp Casto, impegnate sabato scorso contro un buon S. Zenone Ronco, non possiamo altro che incoraggiarle e spronarle, nulla è semplice ma nemmeno impossibile.

Un pomeriggio uggioso, una leggera pioggerella fastidiosa, un campo di gioco fangoso, una partita dai ritmi lenti e poco dinamici.

Per le padrone di casa non vi è stata partita: un solo tiro in porta nel primo tempo della giovanissima Deborah Paini, spentosi sulla traversa, e uno sullo scadere del secondo tempo, che vede Romina Haller a tu per tu con il difensore avversario mandare la palla a lato. Nulla da fare. Buon lavoro del bomber Katuscia Pellegrini, la quale si è sacrificata molto in ogni parte del campo, creando azioni offensive e placando, ove possibile, con l’aiuto del centrale Rossana Martinelli, l’inarrestabile n. 5, Angelica Poinelli, giocatrice che milita in un campionato figc, bravissima ad impostare azioni pericolose tramortendo l'intero Gsp Casto. Grovigli di giocatrici disorientate e perse, non ha permesso di creare gioco e di oltrepassare la metà campo avversaria; la poca incisività sulle fasce ha fatto sì che la squadra restasse schiacciata nella propria area solo ed unicamente a difendersi. Sempre lei, la giovane prodezza del calcio, Rosita Pace, nonostante fosse infortunata, è stata protagonista di molteplici parate, evitando che le avversarie influissero maggiormente sul risultato.
Un corretto arbitraggio, oserei dire perfetto, non ha dato adito a malumori. Tutto da rifare... e da rivedere.

Erika Fantoni

In foto Deborah Paini

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