Creata una società immobiliare a Villanuova
È stata creata ufficialmente la scorsa settimana «Progetto Villanuova srl», la società che gestirà parte del patrimonio immobiliare del Comune di Villanuova.

È stata creata ufficialmente la scorsa settimana «Progetto Villanuova srl», la società che gestirà parte del patrimonio immobiliare del Comune di Villanuova. La nascita della società era stata decisa in sede di elaborazione del bilancio di previsione 2007 dall’amministrazione civica, unico socio dell’ente che avrà a disposizione un capitale sociale di 30.000 euro, interamente provenienti dalle casse comunali.

«Progetto Villanuova» è la principale concretizzazione delle strategie pensate dalla Giunta villanovese per recuperare il deficit che grava sulle finanze municipali. Per questo avrà il compito principale, almeno per ora, di trattare con gli acquirenti privati la compravendita di terreni e immobili attualmente di proprietà pubblica, ma destinati ad essere ceduti per ricavarne risorse monetarie da destinare alla spesa corrente e agli investimenti.

Ad esempio, nelle competenze del nuovo sodalizio rientreranno le decisioni in merito allo stadio di via Carpen, già al centro di numerose polemiche proprio perché indicato come uno delle prime aree da mettere sul mercato. Nei programmi dell’amministrazione «Progetto Villanuova» costituirà comunque un elemento rilevante nel futuro della politica locale, perché funzionerà anche da supporto tecnico per la valorizzazione del territorio villanovese in base alle necessità della popolazione.

Nelle prime settimane il sodalizio avrà un amministratore unico, che curerà le pratiche burocratiche di avviamento dell’attività. In seguito, al vertice di Progetto Villanuova salirà un consiglio d’amministrazione formato da tre elementi, scelti dall’esecutivo politico di Villanuova sul Clisi tra tutti i partecipanti ad un bando pubblico che il Comune emetterà a breve.

La discriminante per la selezione sarà meritocratica, ovvero basata sul curriculum degli iscritti al bando. In base allo statuto della società e alle normative vigenti, nessuno degli esponenti dell’amministrazione civica potrà direttamente entrare a far parte del Cda.

Luca Cortini
Da Bresciaoggi
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