“Industriamoci”: porte aperte ai giovani
di red.

Anche lo stabilimento odolese Automazioni Industriali Capitanio fra le 12 aziende che sabato prossimo aprono agli studenti.

Sono già più di 500 gli allievi degli istituti della provincia che si sono prenotati per visitare, sabato, alcuni dei dodici stabilimenti di imprese bresciane (Aqm, Aso, Automazioni industriali Capitanio, Corbat, Cotrair, Fasternet, Francesco Franceschetti Elastomeri, Idra, Italserramenti, Le Caselle, Lmp Lavorazioni metalli preziosi, Omr Remedello) che hanno aderito a “Industriamoci”, un’iniziativa promossa da Confindustria nell’ambito della Settimana della cultura d’impresa, organizzata in provincia di Brescia da Associazione Industriale Bresciana per sabato 20 novembre.

I contenuti, le finalità e le aziende del territorio partecipanti alla Giornata nazionale delle piccole e medie imprese sono stati illustrati martedì 16 novembre dal presidente del Comitato Piccola Industria di Aib Francesco Franceschetti, dal vice presidente Roberto Zini e da Sandro Bertoli, consigliere delegato per lo sviluppo associativo e coordinatore dei settori merceologici. Associazione Industriale Bresciana aderisce a “Industriamoci” insieme ad altre 51 associazioni, 300 saranno in Italia le aziende coinvolte (dodici quelle del territorio cui va il mio più sentito ringraziamento) che saranno visitate in provincia da oltre cinquecento studenti delle medie e delle superiori.

Obiettivo dell’iniziativa far conoscere gli impianti, gli uomini ed i luoghi in cui il “Made in Brescia” prende corpo, aprendo gli stabilimenti ai giovani, mostrando loro anche le possibilità di lavoro che il manifatturiero offre. “Ma l’obiettivo che ci proponiamo – ha detto Francesco Franceschetti - è anche quello di aumentare nei ragazzi, e nelle loro famiglie, la consapevolezza della forza e del ruolo della piccola impresa all'interno della società, mostrando anche quanto le piccole e medie imprese siano innovative e dinamiche”.
“E anche gli incontri con le scuole, avviati per il 2010 dai Comitati di zona di Aib – ha aggiunto Sando Bertoli, consigliere per lo sviluppo associativo - ormai da qualche settimana, rientrano in questo impegnativo, ma convinto, progetto che intendiamo portare avanti”.

L’appuntamento nasce all’interno di una programma di lavoro preciso che il mondo confindustriale ha elaborato: se sabato infatti ci sarà “Industriamoci”, venerdì di questa settimana a Modena si parlerà degli spazi che le imprese manifatturiere possono offrire a giovani tecnici diplomati e questo mentre i ragazzi guardano altrove, preferendo altri indirizzi di studio.

“Ma gli imprenditori – secondo Roberto Zini vice presidente del Comitato piccola industria di Aib - vogliono reagire a questo deficit di conoscenza su ciò che le imprese sono in grado di offrire ai giovani in termini di occupazione e di soddisfazioni professionali e stanno facendo di tutto per riavvicinare le famiglie ed i loro ragazzi al manifatturiero, settore che in questi mesi ha vissuto certamente momenti difficili, ma che è sempre stato un serbatoio di occupazione, di sviluppo e quindi di benessere”.

“Agli studenti durante le visite agli stabilimenti – ha conlcuso Francesco Franceschetti - cercheremo di far comprendere come al concetto di “cultura d’impresa” siano intrinseci valori come creatività, innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale, capacità di farsi carico di altri obiettivi oltre al profitto e che le risorse che fanno crescere questa cultura – oltre a onestà, responsabilità e trasparenza - sono le persone, la ricerca e l’innovazione, la passione e le motivazioni”.

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