Ordinanza 50
di val.

Il 23 novembre si avvicina e non solo a Gavardo sono in molti a chiedersi che fine farŕ l’ormai famosa “ordinanza numero 50”.

 
Per quella data, infatti, il provvedimento perderĂ  efficacia, a meno di una sua reiterazione, che non potrĂ  avvenire senza alcune modifiche.
L'ordinanza 50, infatti, che contiene «disposizioni in materia di iscrizione anagrafica della popolazione residente e in materia igienico sanitaria e di pubblica sicurezza”, nel corso dell’anno è stato impugnato dalla Fondazione Piccini per i diritti dell’uomo che l’hanno ritenuto un caso di discriminazione amministrativa legata alla concessione della residenza agli stranieri.
 
Una contrapposizione che ha provocato anche un paio di pronunciamenti da parte del Ministero delle Pari Opportunità dell’on. Mara Carfagna, che hanno messo in evidenza alcune “criticità”.
Considerazioni che hanno portato la Prefettura di Brescia a chiedere al sindaco Vezzola di uniformare tale ordinanza al Testo Unico sull’immigrazione, quando però la scadenza era ormai vicina.
 
E adesso?
“Stiamo valutando insieme alla Prefettura quale può essere la formulazione più idonea per superare quei fraintendimenti – ci ha detto il sindaco Vezzola -. Dopo un anno di controlli, tuttavia, stiamo anche cercando di capire se ne abbiamo fatti a sufficienza, anche perché impegnano non poco il personale del Comune”.
 
0131GavardoScorcio.jpg