Approvato il bilancio 2006
Si è svolta ieri assemblea ordinaria di approvazione del bilancio 2006 della Banca Valsabbina. Nell'occasione i vertici dell'istituto hanno rilanciato la sfida e hanno messo nel mirino una nuova crescita, anche dimensionale.

Primo trimestre 2007 di corsa, dopo un 2006 chiuso in crescita e con il miglior risultato netto nella sua storia. Un rinnovato impegno a fare ancora di più, raccogliendo le sollecitazioni dei soci. La Banca Valsabbina rilancia la sfida e mette nel mirino una nuova crescita, anche dimensionale, guardando chiaramente agli sportelli che il gruppo Ubi Banca dovrà cedere anche in provincia di Brescia (tra 11 e 22 unità) in ottemperanza a quanto previsto dall’Antitrust con il via libera condizionato all’integrazione.

«Siamo sicuramente interessati all’acquisizione, abbiamo già manifestato chiaramente la nostra intenzione ai vertici del nuovo gruppo Ubi», ha confermato il direttore generale della Valsabbina, Spartaco Gafforini, a margine dell’assemblea di ieri alla Fiera di Gavardo e Valle Sabbia. «Vogliamo crescere, guardiamo con particolare interesse alla zona Ovest del Bresciano - hanno precisato Gafforini e il presidente della banca, Pietro Caggioli -: il patrimonio è strutturato per cogliere occasioni».

Una «forza» evidenziata anche nella relazione al bilancio nella quale, tra l’altro, si legge che «sono state segnalate alla Banca d’Italia le ragionate aspirazioni per un’ulteriore crescita dimensionale per linee interne, ma non è nemmeno taciuto l’interesse a valutare l’ipotesi di acquisire sportelli».

In attesa di allargare ulteriormente la presenza in provincia (già 42 filiali, diventeranno 44 entro giugno) la Valsabbina continua la «corsa». Lo confermano i numeri che riassumono i primi tre mesi di quest’anno: la raccolta diretta è salita a 2,117 miliardi (+16,2% sullo stesso periodo del 2006), la indiretta del 10%, per una raccolta complessiva a 3,117 mld (+13,8% su marzo dell’anno prima).

Bene anche gli impieghi, cresciuti del 14,3% a 1,908 mld di euro, mentre l’utile netto è stato di 5,7 milioni contro i 4,4 a marzo dell’anno scorso. La previsione per l’intero 2007 indica un risultato netto di 22 mln, già scontati gli effetti del cosiddetto decreto Bersani.

L’assemblea - presenti 973 soci, di cui 709 persone fisiche e 264 per delega, per complessivi 4 milioni di titoli - ha approvato all’unanimità il bilancio 2006, chiuso con un risultato netto di 18,292 milioni di euro, contro 13,801 del 2005 (+32,5%) e la distribuzione di un dividendo unitario di 0,45 euro (come nel 2006). Via libera a maggioranza (un solo contrario) alla determinazione in 16 euro del prezzo delle azioni per il 2007 e alla nomina di tre consiglieri: per Pietro Caggioli (martedì prossimo il Cda gli ribadirà la fiducia come presidente) e Mario Rubelli si è trattato di una conferma; nuovo ingresso, invece, per Aldo Ebenestelli (leader gruppo Ivars), proposto dal Cda, dopo che Michele Oliva (vice presidente uscente) per motivi di età ha chiesto di non essere riproposto. Nominati anche i probiviri effettivi e supplenti.

L’appuntamento di ieri - caratterizzato anche da un botta e risposta tra Caggioli e il leader della Comunità montana della Valsabbia, Ermano Pasini, sul capitolo strade in Valle - è servito ai vertici della Valsabbina anche per illustrare ai soci il nuovo servizio di negoziazione delle azioni della banca: affidato a Centrosim, entrerà nel vivo a partire dal prossimo 30 aprile. E per annunciare che è stata alienata la partecipazione nell’azienda agricola in Toscana e che sono in corso trattative per cedere il 2% detenuto in SBS Leasing (il 98% fa capo a Ubi).

c.c.
Da Bresciaoggi
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