Asco Vestone: trasferta amara a Castelcovati
Campo difficile per l’Asco Vestone quello di Castelcovati, dove in una giornata uggiosa collezionano la prima sconfitta.

Castelcovati - Asco Vestone 1 – 0

Guance Rosse (4 – 2 – 3 – 1 sterile): Perotti; Zorzi detto zorro, Ebenestelli M. il capitano, Zambelli C. detto howazzo, Piccinelli; Crescini detto ciki, Ghidini detto Simone da Bione; Ricci detto gonzo, Gottardi, Ebenestelli N.; Bianchi detto panì
Entreranno: Garzoni, Cosenza detto cuba, Giori detto lepre, Niboli
All. Morghen

Evidentemente a Castelcovati i Tromboni non riescono proprio a ragionare. Seconda sconfitta in due confronti. Rispetto a quella di due stagioni fa, questa è più preoccupante. La prestazione dei valsabbini fa acqua, come se questa pioggia sporca che cade da 24 ore non bastasse.

Cronaca di come è andata
L’approccio di Guance Rosse è buono, tanto da costringere i padroni di casa nella propria metà campo per lunghe fasi di gioco. Tiri in porta non se ne vedono, ma la sensazione è che verranno. Si va avanti così fino al minuto 30, quando va in scena un calcio di punizione dal limite contro i Tromboni. Perotti si tuffa sul palo che sta dietro la barriera e ribatte, ma la palla rimane a rimbalzare in area; arriva ‘ghe pensi mì’ Piccinelli che, invece di spedirla lontano, ciabatta mica male mettendola sui piedi del nemico, che non si fa pregare di battere a rete di prima; Perotti mette una seconda e sacrosanta pezza, ma il rimpallo favorisce ancora il nemico, che stavolta realizza. Seguono 5 minuti in cui Guance Rosse balbetta pericolosamente mettendo in scena due tre numeri da circo che favoriscono gli avanti nemici. Fortuna volle che… tè caldo, che è meglio.

Secondo tempo
Ci piacerebbe star qui a raccontare di una bella reazione valsabbina, ma non si andrà oltre il buttare la palla in avanti a colpi di campanili facilmente intercettati dalla difesa locale. Vista l’assenza di capitan Cappa, egregio colpitore di testa, sostituito da Bianchi, impeccabile se servito nei piedi, non si era detto di giocare palla a terra? Quel tiro in porta che ad inizio match sembrava venire da un momento all’altro rimarrà una romantica intenzione fino al fischio finale.
Guance Rosse, hai fallito il primo vero esame; fallirne altri, Ghedi e Scaglioni su tutti, vorrà dire ridimensionare le ambizioni. E siamo solo alla quarta di campinato. Urge ritrovare, subito!, il bandolo della matassa.
D’accordo, capitan Cappa è indispensabile, fuori e dentro il campo, ma la sua assenza, valutata dallo staff medico intorno ai 15 giorni, non deve costituire alibi. Faranno bene i Tromboni a ficcarselo in testa e a reagire esibendo personalità da orso che va in mezzo alle rapide ad azzannare salmoni al volo; altrimenti ad aspettarli c’è un bel filotto di esibizioni vergognose. Si comincia mercoledì in Coppa Leonessa; l’unico risultato possibile, se si vuole passare il turno, è la vittoria al Comunale contro lo Sporting Montichiari, che ci ritornerà venerdì per la quinta di campionato. E saremo già a metà andata.

Armando Dell’Oca

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