Cambio di dirigenti scolastici a Salò
Il nuovo anno scolastico si aperto con il ricambio completo dei dirigenti scolatici con Alfredo Bonomi alla guida anche del liceo “Fermi”.

A Salò sono cambiati tutti i dirigenti delle scuole pubbliche. La direttrice didattica Luigiana Ghirardi Lanfranchi ha passato la mano a Pasquale Petullà. Cosimo Calò se n'è andato dal “Battisti” (Ragioneria, Geometri, Turistico, Erica, serale Sirio), e Tullia Roghi dalle medie “D'Annunzio”: al loro posto è arrivata Mirelia Scudellari in Pezzali, proveniente dall'Istituto d'arte di Gargnano. Dovendo occuparsi anche delle medie di Gardone Riviera e Toscolano Maderno possiamo dire che l'ex presidentessa dell'Asar (Associazione storico archeologica della Riviera) ha calato il poker.

Il liceo «Fermi» (con 977 iscritti, 44 classi, di cui 22 Scientifico, 8 Scienze sociali, 3 Umane, 4 Classico, 7 Linguistico) ha salutato Gabriella Podestà, ex moglie del ministro Sandro Bondi, partita per gli Stati Uniti per lavorare al consolato di New York come consulente culturale dopo il burrascoso divorzio dal marito e le due clamorose interviste a Novella 2000.
Al liceo è giunto Alfredo Bonomi, uno e trino: continua a guidare anche il Polivalente di Idro e l'Istituto di Vobarno.

Uno dei primi atti di Bonomi è di avere deciso di rilanciare il Classico, a settembre rimasto senza quarta ginnasio, la classe iniziale.
«Per il 2011-12 confidiamo di raccogliere le 25/27 iscrizioni necessarie per ripartire –ha affermato il nuovo dirigente, assieme al vicario Gianluca Chiodini e a Marco Basile-. Considerato il bacino di utenza (93 mila residenti tra Valtenesi, Alto Garda e Valle Sabbia) e la tradizione letteraria di Salò, le cui accademie risalgono al '500, siamo convinti che numerose famiglie possano dare la loro adesione per i loro figli. Forse c'è l'idea che il Classico sia vecchio, dominato dallo studio del Greco e del Latino. Ma è vero solo in parte».
Al Fermi hanno inserito già da quest'anno ore di musica, cinema, teatro (in collaborazione col Ctb di Brescia) e archeologia. «Già nell'antichità - conclude Bonomi - il teatro era una palestra di cultura, e anche oggi può arricchire l'offerta formativa con argomenti vicini ai giovani».
Sergio Zanca da Bresciaoggi

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