Vanno in scena gli eventi del 1945
In attesa della ricorrenza ufficiale, quella del 25 Aprile, a Gavardo hanno deciso di introdurre le celebrazioni della Liberazione e della Resistenza attraverso l’allestimento di un doppio appuntamento che terrŕ banco in questo fine settimana.

In attesa della ricorrenza ufficiale, ovvero quella del 25 Aprile, a Gavardo hanno deciso di introdurre le celebrazioni della Liberazione e della Resistenza attraverso l’allestimento di un doppio appuntamento che terrà banco in questo fine settimana.

Domenica pomeriggio alle 16.30, nella cornice del salone «Pio XI» di via Mangano andrà in scena lo spettacolo (a ingresso libero e gratuito) «Memorie di una terra. Storie della Resistenza in Valle Sabbia», una rappresentazione itinerante che, dopo aver toccato le «piazze» di Vobarno e di Gavardo, approderà anche in quel di Roè Volciano il 24 aprile, poi a Villanuova il 25, a Sabbio Chiese il 27 e infine a Barghe nella giornata del 28.

Il merito di unire la storia (e una storia difficile, ancora oggi molto dibattuta) e il teatro è tutto del gruppo bresciano «Le Maree», diretto dal regista lonatese Aldo Parolini. Proprio quest’ultimo ha guidato la trasposizione scenica del lungo lavoro di ricerca sulla Resistenza svolto negli anni da cittadini e associazioni della bassa Valsabbia.

I contenuti? «Quello che proponiamo è un evento teatrale per restituire al tempo presente, ai giovani d’oggi e di domani, quel grande patrimonio comune che la storia offre a tutti noi, attraverso la viva testimonianza di coloro che quella storia l’hanno vissuta direttamente - spiega Parolini -. In tutto ciò si esprime la valenza pedagogica di un teatro che si affida alla storia per stabilire un percorso di continuità, estrapolando quel messaggio denso di valori universali che appartengono allo spirito dell’essere umano di ogni razza, d’ogni nazionalità, d’ogni tempo».

Insomma, si è deciso di usare lo strumento dell’arte per dare maggiore vigore e capacità comunicativa a una memoria dal significato estremamente pregnante, e purtroppo spesso dimenticato o manipolato da varie correnti revisionistiche.

Lunedì 23 aprile sarà invece la volta di una serata organizzata dal gruppo scout Gavardo 1 (col patrocinio dell’amministrazione comunale), intitolata «Scoutismo e Resistenza. L’avventura delle Aquile randagie». Un appuntamento a cui ha collaborato anche la Fondazione «Monsignor Andrea Ghetti».

Durante l’incontro verrà affrontato il ruolo degli scout nell’antifascismo, approfondendo appunto la storia del gruppo clandestino «Aquile randagie», nato a Milano nel 1929 e fautore di un programma di attività giovanili considerate allora illegali perchè non inquadrate nelle organizzazioni del regime; come previsto invece dalle «Leggi Fascistissime» con le quali anche il movimento in questione era stato soppresso. L’appuntamento è fissato per le 20.45 nell’auditorium «Cecilia Zane».

Luca Cortini
Da Bresciaoggi
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