Ancora pareggio per l’Odolo
Solo nella seconda frazione di gioco i ragazzi dell’Ac Odolo giocano un discreto calcio contri il Roncadelle, ma non gli vale che un pareggio a reti inviolate.

Ac Odolo – Rondinelle 0 - 0
"Chi sono i nostri peggiori nemici? Gli sconosciuti che hanno il sospetto di quanto li disprezzeremmo se li conoscessimo".
Inizierò con questa frase di Arthur Schnitzler, scrittore, drammaturgo e medico austriaco vissuto tra il 1862 e il 1931, per descrivere non tanto quel che accade in campo, ma ciò che accade sulle tribune di questo piccolo ma grazioso impianto sportivo. Seguo con attenzione una partita che, almeno nel primo tempo, non ha molto da offrire, così con il passare dei minuti distolgo lo sguardo dal rettangolo verde, cerco, come mia consuetudine, di osservare le persone e i loro atteggiamenti e scorgo con dispiacere che c’è chi si professa tifoso di una squadra ma gode per le sue disgrazie.

Pochi per la verità, ma che peccato. Essere tifoso in fin dei conti è bello proprio per un motivo: perché la squadra del cuore non ha eguali, non ne esiste un’altra, perché quando tifi per la squadra del cuore e le cose non vanno bene, dentro ci soffri e cerchi quasi una giustificazione bugiarda con il tuo io che vorrebbe sì essere imparziale, ma che non ci riuscirà mai. Distolgo nuovamente lo sguardo e ritorno alla partita, mi sono distratto ma le cose non sono cambiate. Si vivacchia, ci si accontenta, l’undici di mister Borghetti e quello di mister Genchi non vogliono scoprirsi. E’ proprio una partita “tattica” come direbbero gli esperti. Fantasia poca, lanci lunghi in overdose, giocatori dai piedi buoni a guardare il pallone sopra le loro teste e a chiedersi se oggi, forse, non fosse stato meglio andare in mountain bike per sentieri a scoprire i colori dell’autunno. Per vedere una giocata degna di nota bisogna arrivare al 32’ quando Ferraro si libera con un bel gesto tecnico del suo diretto avversario ma al momento del tiro decisivo lascia la forza negli spogliatoi e il portiere ospite riesce a parare agevolmente. Si va al riposo, ritorno ad osservare l’ambiente e noto con enorme dispiacere che anche questa settimana c’è solo una panchina. E pensare che c’è carenza di lavoro! Per fortuna, penso, che i ragazzotti odolesi cominciano dalla settimana prossima a giocare fuori casa. E per fortuna che non piove. Troppa grazia. Per fortuna ancora che non ha piovuto mentre giocavano gli esordienti. Speriamo bene. Nella vita si sa, la speranza è l’ultima a morire...

Durante l’intervallo gli allenatori devono aver giocato sulle motivazioni perché nella ripresa si vede un’altra partita. Che decido di seguire, io e gli altri tifosi veri, aiutati anche da un signore che, senza mezze misure le “canta” a voce alta e suona la carica. Questo si è tifo vero! E l’Odolo inizia la sua partita, i piedi buoni vengono serviti con palle a terra, al 51’ Ferraro calcia in porta ma il suo tiro esce di poco. Un minuto dopo bella triangolazione Pancari-Ferraro-Sarasini con quest’ultimo che si trova la palla del match tra i piedi ma spara alto sopra la traversa. E’ il minuto 60’ e si vede anche il Rondinelle: punizione di DiBenedetto e palla fuori di poco. La partita si infiamma, l’arbitro Sig.Caldera ci spruzza sopra un po’ di benzina senza prima essersi accertato di avere l’estintore. Sarasini riesce ancora a deviare di testa su calcio d’angolo al 63’ con palla che esce di un niente prima di finire nel fuoco dell’arbitro che incredibilmente lo espelle per una banale discussione. Torto odolese di continuare nell’inutile diatriba, con giacchetta nera che sventola cartellini “rosso fuoco” ai dirigenti locali.

La partita nel frattempo offre anche spunti interessanti: al 70’ è Nardini a provarci su punizione, ma per Dusi Dusini oggi è giornata di riposo e la palla esce sul fondo. L’Odolo raccoglie le ultime energie e cerca il colpaccio nonostante l’inferiorità numerica. Si rivede con piacere Ale Manni fresco di matrimonio, che dimostra di avere voglia e grinta per rinforzare i valsabbini. L’occasione capita al minuto 80 con Borra che calcia una velenosa punizione sulla quale respinge Musolino in volo plastico, arriva Manni A. che però non riesce a coordinarsi bene per colpire con freddezza e Musolino si salva ancora una volta. Dopo aver decretato quattro minuti di recupero ed averne fatti giocare sei, il giovanissimo Sig.Caldera decide che è meglio mandare tutti negli spogliatoi a prendere un tè caldo. E così ho iniziato con una citazione di Schnitzler e finisco con una di Caressa: “Mamme, tenete lontano i vostri figli dalla televisione!”.
Un ringraziamento lo voglio esprimere alla signora Daniela Apollonio per le belle parole di incoraggiamento apparse la settimana scorsa su Vallesabbianews. Tifosi…

Gdm

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