I leghisti sospesi dal partito dicono la loro
Dal legista Giorgio Bontempi, assessore comunitario nonché vicepresidente della Comunità montana, arriva un commento articolato al presunto azzeramento del gruppo del Carroccio in consiglio a Nozza.

Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, Bresciaoggi si era occupato della «fronda» interna alla Comunità montana della Valsabbia sul caso della miniera di Sabbio Chiese. E della conseguente «punizione» dei vertici provinciali nei confronti dei consiglieri della Lega nord che non si erano adeguati alle direttive.

Ora da Giorgio Bontempi, assessore comunitario nonché vicepresidente dell’ente, arriva un commento articolato al presunto azzeramento del gruppo del Carroccio.

«La nostra "disubbidienza", attuata nelle scorse settimane, rispetto a quanto ci era stato chiesto dalla direzione provinciale della Lega, è stata punita con sospensione temporanea - sottolinea Bontempi -. È da giudicare come l’estrazione di un cartellino giallo nei nostri confronti, non certo di un ben più grave cartellino rosso. Non siamo quindi espulsi - continua l’assessore riferendosi a 7 degli 8 leghisti presenti in Comunità nel gruppo di maggioranza -: continuiamo a essere della Lega nord, e siamo fieri di farne parte».

Bontempi gira da sempre col fazzolettino verde che fuoriesce dal taschino della giacca, simbolo di un’identità nella quale si riconosce senza esitazioni anche oggi: «Continuo a farlo, perchè io, da vicepresidente della Comunità montana valsabbina, rimango leghista fino in fondo».

Il gruppo degli 8, a detta dello stesso amministratore, rimane quindi unito e rivestito del verde simbolo del partito: «Certo, ci sono state delle spaccature interne al nostro gruppo, ma fa parte dell’operare in democrazia. Questo espisodio non ci impedisce assolutamente di continuare a lavorare per noi, per il nostro movimento, per il bene dei cittadini valsabbini».

Tante le cose da fare e gli impegni da affrontare. «Ma tante anche le cose già fatte da un gruppo, il nostro, che nell’ambito della maggioranza vedeva all’opera un vicepresidente e un assessore».

m.pas.
Da Breciaoggi
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