Molgora: «Aperto alle proposte»
Il presidente Daniele Molgora non ci sta e, ancora una volta, rispedisce al mittente le accuse mosse all'Amministrazione provinciale.

 
«Il nocciolo della questione - dice Molgora - la vera assicurazione per il futuro turistico del Garda, è quella del depuratore e su questo tema la Provincia sta cercando di mettere tutti d'accordo. Stiamo lavorando per trovare una soluzione condivisa con gli Assessorati all'ambiente delle Province di Brescia e di Verona e delle Regioni Lombardia e Veneto. Il futuro del Garda passa da qui e non c'entra nulla con la presenza o meno di un assessore al turismo».
 
Molgora respinge anche le critiche di scarsa attenzione alle questioni strutturali: «Basti pensare all'impegno sulle piste ciclabili. Parliamo di oltre 6 milioni di euro di investimenti solo per il Garda. La polemica sul tratto limonese è strumentale. Secondo i tempi tecnici imposti dalla Regione, entro il 31 agosto dovevano partire i bandi e così si è fatto dove possibile. Per Limone stiamo cercando di ottenere una proroga».
 
Molgora ricorda inoltre l'impegno degli assessorati all'Agricoltura e alla Caccia per migliorare la pescosità del Garda: «Anche questo è turismo. Proporre cous cous non mi sembra una buona politica dell'accoglienza».
Il presidente richiama i progetti di collegamento tra offerta culturale e turismo, così come l'impegno della Provincia alle fiere turistiche del mercato nazionale.
 
Quanto alle accuse di latitanza replica: «Il Broletto è sempre aperto, gli operatori sanno dove trovarmi. Ma l'impressione è che si voglia organizzare un assalto al tesoretto per il turismo piuttosto che avanzare proposte e progetti costruttivi, verso i quali garantisco la massima disponibilità».
 
Bottura dal Giornale di Brescia
 
 
 
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