Taglio del nastro per la nuova primaria
di Cesare Fumana

Partecipazione corale all’inaugurazione della nuova scuola primaria di Gavardo, un importante investimento sul futuro.

È stata inaugurata sabato mattina la nuova scuola primaria di Gavardo. All’inizio delle lezioni, giusto il tempo di depositare in classe gli zaini, che bambini e insegnanti sono usciti nel cortile che separa la nuova scuola dalle medie per la cerimonia ufficiale d’inaugurazione del nuovo edificio scolastico.

Sul palco le autorità comunali, quelle scolastiche, i rappresentanti dei comuni limitrofi, le autorità militari e religiose. Molti anche i genitori presenti.
È toccato all’assessore alla Pubblica istruzione, nonché vicesindaco di Gavardo, Sergio Bertoloni rivolgere il primo saluto sottolineando l’importanza dell’evento e la soddisfazione di offrire una nuova scuola, in un edificio ampio e funzionale agli alunni, agli insegnanti e a tutta la comunità. Il sindaco Emanuele Vezzola ha fatto proprie le parole del presidente Napolitano pronunciate all’apertura dell’anno scolastico per mettere al centro del mondo dell’istruzione i ragazzi. Molto emozionato il dirigente scolastico prof. Antonio Butturini che ha ringraziato l’amministrazione comunale per l’attenzione al mondo della scuola, evidenziando come «investire nella scuola vuol dire scommettere nel futuro. Ricevere in affidamento questo nuovo edificio scolastico – ha affermato Butturini – è per noi una responsabilità ancora più grande. La nuova scuola, più funzionale e spaziosa di quella precedente, è in grado di rispondere alla nuove esigenze della didattica, ma nell’educazione dei bambini questo non basta: per questo è importante un sempre più stretto rapporto fra scuola e famiglia». Sull’importanza del ruolo educativo anche delle famiglie si è soffermata la dirigente scolastica provinciale Maria Rosa Raimondi, che ha evidenziato come la partecipazione corale della comunità gavardese alla cerimonia sia un bell’esempio per i ragazzi. L’assessore provinciale all’Istruzione, Aristide Peli, si è complimentato con gli amministratori gavardesi per la nuova scuola ed ha augurato buon anno scolastico agli alunni.

La cerimonia è proseguita con la benedizione del parroco don Giacomo e la consegna del nuovo labaro dell’Istituto comprensivo di Gavardo donato dall’associazione Combattenti e reduci, visto che entrambe le scuole sono intitolate a combattenti della Grande Guerra: la primaria a mons. Luigi Ferretti, cavaliere di Vittorio Veneto, e le medie alla medaglia d’oro Giuseppe Bertolotti. Il presidente Bruno Tonni, dopo la benedizione, ha consegnato il nuovo labaro nella mani di un alunno.
Ai ragazzi di terza media il compito di suonare con il flauto l’inno europeo, ovvero l’Inno alla gioia, mentre alla banda cittadina “Viribus Unitis” l’inno nazionale italiano, a cui è seguito il taglio del nastro.

La nuova scuola
Il nuovo edificio si sviluppa su due piani, con dieci aule per piano, più quattro, sopra la parte che ospita la mensa, adibite a laboratori. Attualmente accoglie tre sezioni complete da cinque classi per un totale di 320 alunni. Il secondo stralcio dei lavori prevede la realizzazione di una palestra che il sindaco ha annunciato per il settembre del prossimo anno. Il costo complessivo si attesta a circa 4 milioni di euro.

Partecipazione corale
Un cerimonia semplice, ben riuscita, magistralmente presentata dal prof. Angelo D’Acunto, in veste di cerimoniere, che davvero ha suggellato un momento importante per il paese di Gavardo. Come ha sottolineato la prof. Raimondi, è stato un momento corale di partecipazione comunitaria. Fra gli invitati anche l’ex sindaco Giambattista Tonni, che con la sua amministrazione ha fortemente voluto la nuova scuola e ha dato il via ai lavori. Tutti hanno rimarcato il ruolo importante della scuola nell’educazione dei giovani, e non ci sono sembrate parole di circostanza. Una sottolineatura forse superflua, ma viste le polemiche suscitate dopo un’analoga inaugurazione nella provincia bresciana, e il riferimento ovviamente è alla vicenda di Adro, da Gavardo, con questa cerimonia, è partito un messaggio che può essere di esempio per molti.

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