Al via i lavori sulla strada a Nozza
di Ubaldo Vallini

“Se scorrevole vuoi diventare un po’ ti devi arrestare”. Parafrasando il noto proverbio che mette in relazione bellezza e sofferenza ecco che diventerà più facile anche sopportare quel che accadrà nei prossimi giorni e mesi a Nozza di Vestone.

“Se scorrevole vuoi diventare un po’ ti devi arrestareâ€. Parafrasando il noto proverbio che mette in relazione bellezza e sofferenza, ecco che diventerà più facile anche sopportare quel che accadrà nei prossimi giorni e mesi a Nozza di Vestone.
I tempi sono maturi, infatti, per l’avvio dei lavori di allargamento della 237 del Caffaro lungo la strettoia sovrastata dalla Parrocchiale, e per la realizzazione della nuova rotatoria che prenderà il posto del trafficato incrocio fra la ex statale e la Provinciale III che porta fino in Valtrompia, quella che sale verso Casto e che attraversa tutto il Savallese.
Sono due interventi complementari: il primo prevede la chiusura totale della 237 del Caffaro nella notte fra martedì e mercoledì prossimi, pur predisponendo alcune “finestre†per la temporanea riapertura; il secondo è ben più complesso e contempla per la viabilità un lungo funzionamento a senso unico alternato.

Ed ecco i tempi e i modi del disagio, comunicati per tempo dall’amministrazione comunale vestonese.
Domani (lunedì) verrà consegnato il cantiere alla Sofia Edilsonico, la ditta camuna che ha vinto l’appalto per la realizzazione della rotatoria per la quale la Provincia ha deciso di investire quasi due milioni di euro.
Si prevede che i lavori prenderanno il via entro la settimana e a causa della loro complessità andranno avanti per mesi, difficilmente saranno conclusi prima della prossima primavera: c’è da coprire per una vasta superficie il torrente Nozza e c’è da raddoppiare il ponte che lo attraversa.

Più “rapido†il disagio per la parte di opera a carico del Comune di Vestone e della Comunità montana (insieme investiranno più di mezzo milione di euro) che prevede di allagare l’attuale sede stradale di un metro e mezzo e di sanare i cronici problemi di sicurezza pedonale con la realizzazione di un porticato, demolendo parte dei corpi di fabbrica che ora si trovano a pochi centimetri dall’asfalto.
L’ordinanza già predisposta dal Comune per dare tempo alle ruspe di abbattere muri e di caricare detriti sui camion, chiude la 237 del Caffaro dalle 22:30 di martedì 17, dopo il transito dell’ultimo pullman di linea, fino alle 5:30 di mercoledì 18.

La stessa prescrizione prevede anche quattro “buchi†durante i quali i veicoli potranno transitare: dalle 23 alle 24, dall’1 all’1:30, dalle 2:30 alle 3, dalle 4 alle 4:30. La necessità di ridurre il più possibile i tempi di totale chiusura è dettata dal fatto che non esistono alternative alla viabilità valsabbina, se non il lungo giro sulla intercomunale fra Casto e Bione.
Questi lavori, affidati alla ditta Bertoli, si spera possano poi proseguire senza più ricorrere al blocco del traffico e la previsione è che vengano terminati nel giro di tre o quattro mesi.
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