Colori e ritmi della creatività
di Itu

La vera molla che fa scattare la vita è sicuramente la creatività.

 
Si nasconde dietro alla coscienza di ognuno di noi e si rivela solo se ci distraiamo dai soliti percorsi mentali: allora è capace di farci sobbalzare e stupire.
La creatività ha bisogno di essere nutrita di silenzio, di noia, di lontananza, a volte si presenta nel corso di un viaggio e gli artisti che sperimentano il potere in denaro dell’idea espressa nella creatività sentono quel dolore che separa la personalità e gioca sugli effetti di questo viaggio. Fino a perdere le più profonde ragioni dell’estro.
 
Ma  i veri creativi sono persone molto comuni e sconosciute, quelle che nell’abitudine e nella ripetitività dei gesti quotidiani riflettono e si lasciano trafiggere dalla luce, dai suoni, dai colori, dai profumi e non vogliono proprio fermare il tempo nell’atto del nuovo.
Vedo in questo mistero tutti quelli che sono vigili e attenti nel proprio lavoro, che sia di meccanico, di impiegato, di operaio o contadino, che usa la propria esperienza per modularla al tempo che sta vivendo.
 
Per questo temo la precarietà del lavoro, l’affanno dello stipendio per una attività che si trasforma rapidamente senza specialità mi pare che renda sempre più debole la scintilla della creatività.
Spero di sbagliarmi.

 
 
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