Mezzanotte e cinque a Bhopal
di Laura

Il romanzo narra e documenta la più grande catastrofe industriale della storia, avvenuta in uno stabilimento indiano di pesticidi

 
"Non c'è niente da temere. Lo stabilimento di Bhopal sarà innocuo come una fabbrica di cioccolato" - assicurò il capo del progetto - " I molteplici sistemi di sicurezza di cui sono dotati gli impianti di questo genere permettono di tenere sotto controllo tutte le reazioni potenzialmente pericolose del Mic".
 
Il 4 maggio 1969 il ministero dell'Agricoltura indiano informa con una lettera l'emissario della Union Carbide dell'intenzione di concedere la licenza per fabbricare ogni anno 5.000 tonnellate di pesticidi.
Dal 1977 al 1984 la "bella fabbrica" - lo stabilimento della Union Carbide a Bhopal - produce l'Experimental Insecticide Seven Seven, l'Insetticida sperimentale sette, detto Sevin, un veleno dall'odore di cavolo lesso.
 
Era la notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, a mezzanotte e cinque una spaventosa nube tossica fuoriesce dalla “bella fabbricaâ€.
La più grande catastrofe industriale della storia ha inizio.
 
Nessuno saprà mai quanti furono i morti, tra i sedicimila e i trentamila, mezzo milione i feriti. Dominique Lapierre (l'autore della "Città della gioia") e Javier Moro hanno ricostruito la storia della vicenda e fondato un'associazione per raccogliere aiuti per la popolazione di Bhopal.
 
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