Parchi a rischio
di red.

I tagli della manovra finanziaria stanno mettendo a rischio la sopravvivenza dei Parchi. Girelli: l'assessore ci spieghi come intende agire.


Centinaia di dipendenti, associazioni e cooperative che vivono dell’indotto culturale, ambientale, turistico. E poi ancora presidenti e consiglieri di amministrazione.
I 24 parchi regionali della Lombardia, distinti in fluviali, montani, di cintura metropolitana, agricoli e forestali, sono in difficoltà con tutto il patrimonio umano e professionale che vi ruota attorno.
E in Lombardia coprono e valorizzano buona parte dei 450mila ettari di territorio del "Sistema delle Aree protette lombarde", istituito con legge regionale n. 86 del 1983 e dove sono compresi anche 78 parchi di interesse sovracomunale, 65 riserve naturali, 29 monumenti naturali.

"I tagli della manovra finanziaria stanno mettendo a rischio tutto questo, in particolare nella provincia bresciana dove una grande porzione di territorio è ricompresa proprio all’interno dei grandi parchi regionali - afferma Gianantonio Girelli del Pd, unico consigliere regionale espressione della Valle Sabbia -. Ci sono l’importante comprensorio del Parco dell’Adamello che da solo conta 50.934 ettari, quello dell’Alto Garda bresciano, dell’Oglio Nord, del Monte Netto. I presidenti dei parchi hanno già sollecitato l’assessore regionale Colucci a incontrarli e la riunione si terrà il 23 settembre. Ma una risposta, il responsabile delle aree verdi lombarde, la dovrà anche ai consiglieri regionali".

“Il grosso problema delle risorse mette a rischio l’esistenza stessa dei parchi, che contano centinaia di dipendenti e tutta una serie di associazioni e cooperative che lavorano con queste strutture e vivono dei loro contributi – aggiunge Girelli –. E’ urgente capire come affrontare la crisi di quelli che sono punti strategici nella valorizzazione e nella tutela del territorio lombardo. In particolare, nell’ordine del giorno, il Consiglio ha impegnato la Giunta a predisporre in tempi rapidi un percorso legislativo che preveda una forma di modernizzazione del sistema consolidato delle aree protette regionali. La legge finanziaria ormai è vigente. Urge un intervento regionale che permetta ai parchi e ai loro operatori di affrontare il 2011 serenamente”.

Fonte: Comunicato stampa
 
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